William Blake

William Blake (1757-1827), poeta, incisore e pittore, nacque a Londra, figlio di un commerciante. Fu educato in casa, soprattutto dalla madre, e poi incoraggiato a compiere studi di disegno e incisione. Fu molto influenzato dalla lettura della Bibbia, che resterà un’importante fonte di ispirazione, e dall’arte e dall’architettura gotiche. Nel 1774 aprì, assieme alla moglie e a un fratello, un negozio di stampe. Si dedicò alla poesia, che concepiva come l’opera visionaria di un veggente, e all’arte, illustrando molti dei suoi libri con disegni e incisioni che rappresentavano il corollario necessario del testo. Esordì con Schizzi poetici, nel 1783, cui seguirono i Canti dell’Innocenza (1789) e i Canti dell’Esperienza (1794). Successivamente Blake iniziò la serie dei cosiddetti “libri profetici”. Pubblicò tra gli altri Il libro di Thel (1789), Il matrimonio del cielo e dell’inferno (1790), Visioni delle figlie di Albione (1793), America (1793), Il libro di Urizen (1794), Milton (1804), Gerusalemme (1804). Vala o i quattro Zoas uscì postumo. Illustrò inoltre la Divina Commedia e il Libro di Giobbe. Creativo e anticonvenzionale genio romantico, fu incompreso dai contemporanei, ma esercitò un’influenza notevole sulla poesia e sull’arte visiva a venire, grazie anche alla rivalutazione dei prerafaelliti e di Yeats, per il primato riconosciuto all’immaginazione, per l’espressività e la creatività di parola e disegno, per la sua rivoluzionaria visione filosofica. Feltrinelli ha pubblicato nei "Classici" Canti dell’Innocenza e dell’Esperienza (2009).

Canti dell'Innocenza e dell'Esperienza di William Blake

‟I Songs of Innocence, i Songs of Experience e le composizioni tratte dal manoscritto di Rossetti sono opera di un uomo dotato di profondo interesse per i sentimenti umani e di profonda conoscenza del loro esplicarsi. I sentimenti vi sono presentati in forma semplificata al massimo, astratta; ta…

La cattura

La cattura

di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia