Giuliana Sgrena

Giuliana Sgrena, inviata de ‟il manifesto”, negli ultimi anni ha seguito l'evolversi di sanguinosi conflitti, in particolare in Somalia, Palestina, Afghanistan, oltre alla drammatica situazione in Algeria. Negli ultimi due anni ha raccontato la guerra e l'occupazione in Iraq. Nei suoi servizi cerca di indagare la realtà che sta dietro lo scontro armato, la vita quotidiana delle principali vittime delle guerre moderne: donne e bambini. Ha dedicato particolare attenzione all'islamismo e al suo effetto sulla condizione delle donne. Attualmente collabora, tra l'altro, con RaiNews24, con il settimanale tedesco ‟Die Zeit”, con la radio della Svizzera italiana e con riviste di politica internazionale. Libri pubblicati: La schiavitù del velo, voci di donne contro l'integralismo islamico (manifestolibri 1995); Kahina contro i califfi, islamismo e democrazia in Algeria (Datanews 1997); Alla scuola dei taleban (manifestolibri 2002); Il fronte Iraq, diario da una guerra permanente (manifestolibri 2004).
Giuliana Sgrena

Il ritorno. Dentro il nuovo Iraq di Giuliana Sgrena

A cinque anni dal suo rapimento, Giuliana Sgrena è tornata in Iraq. Dapprima timidamente, nella regione di confine controllata dai curdi. Poi, finalmente, a Baghdad. Ora la vita, nonostante lo stillicidio di attentati sanguinari, sembra riprendere i ritmi del periodo di Saddam Hussein. La gente t…

Giuliana Sgrena: Afghanistan addio

Giuliana Sgrena: Afghanistan addio

In Afghanistan siamo in guerra ma, purtroppo, occorrono i morti per dimostrarlo. Anzi, per il nostro governo non bastano nemmeno le ennesime vittime tra i parà della Folgore, per non parlare di quelle afghane che tanto non si contano…

Giuliana Sgrena: Afghanistan. Lavoro sporco

L'Afghanistan è una terra di fosse comuni, non c'è solo quella del deserto di Dasht-i Layli, sulla quale ha riaperto un'inchiesta il presidente americano Obama. Nelle fosse comuni ci sono finite a turno tutte le etnie…

Giuliana Sgrena: La legge della guerra

Toyota Corolla. Macchina ad alta velocità che si lancia... Regole rispettate. Siamo in guerra. Le stesse parole di quel 4 marzo 2005 mi rimbombano in testa. Cambiano solo i protagonisti: a sparare sono gli italiani e la vittima è tredicenne…

Giuliana Sgrena: Algeria. Abdelaziz Bouteflika presidente a vita

I dati ufficiali sono fortemente contestati dall'opposizione che ha sostenuto il boicottaggio. ‟Si tratta di una frode massiccia”, i risultati elettorali ‟sono stati enormemente gonfiati” ha affermato il leader del Fronte delle forze socialiste…

Giuliana Sgrena: Con il pretesto di annientare Hamas

Dietro l'orribile carneficina in corso nella striscia di Gaza si giocano interessi molto più grandi: ancora una volta sul corpo dei palestinesi si confrontano le varie potenze dell'area…

Giuliana Sgrena: Bush. L'ultimo show di un presidente da archiviare

L'ultima visita del presidente statunitense George W. Bush a Baghdad sarà ricordata più per la scarpa schivata che per l'accordo militare bilaterale (Sofa) firmato con gli iracheni...

Giuliana Sgrena: Kurdistan, uno stato nello stato che galleggia sul petrolio

La vita ‟normale” di un paese che di normale non ha nulla: 4 milioni di abitanti, tre etnie, un oceano di greggio su cui Baghdad non riesce a mettere le mani, la convivenza difficile tra il lusso dei nuovi ricchi e le briciole per tutti gli altri.

Giuliana Sgrena: Afghanistan. Malalai Kakar, l'ultima tragica vittima del talebanesimo di stato

La poliziotta di Kandahar è una vittima del terrorismo, fomentato da quel fondamentalismo islamico che non riconosce i diritti del genere femminile. Ma nell'Afghanistan del dopo taleban, sono ancora i taleban a dettare legge…

Giuliana Sgrena: Galera con abusi per piccoli iracheni

Migliaia di bambini arrestati dalle truppe americane in Iraq che li costringono a confessare con le torture. Molti sono poi ceduti agli iracheni che li rinchiudono in celle sovraffollate, dove continuano i maltrattamenti e le violenze.

Giuliana Sgrena: La rivolta del Maghreb

Esplosioni di rabbia della popolazione e repressione dei governi. Il boom petrolifero non ha avuto una ricaduta sociale e l'Algeria è sul punto di entrare nella zona ‟rischio fame”.

Giuliana Sgrena: Iraq. La strage di Sadr City, mille morti in un mese

Secondo un portavoce del governo, da fine marzo si contano almeno 900 morti e 2.600 feriti. Gli ospedali di Sadr city non hanno più mezzi per far fronte ai ricoveri, mancano acqua e elettricità…

Giuliana Sgrena: Iraq. La sporca eredità di George W. Bush

Bush non si rassegna a lasciare l'Iraq. Prima che scada il suo mandato e quello dell'Onu in Iraq, a fine anno, è intenzionato a varare un accordo bilaterale militare con Baghdad che comprende anche aiuto contro aggressioni esterne…

Giuliana Sgrena: Inferno nei mercati. Iraq, torna il terrore

Baghdad, almeno 69 morti in due attacchi coordinati. La polizia: le attentatrici suicide erano disabili. Gli uomini arruolati contro Al Qaeda: torneremo alla guerriglia se entro tre mesi non saremo integrati nella polizia.

Giuliana Sgrena: Giustizia in Afghanistan, l'Italia con le corti islamiche

La camera alta afghana è insensibile alle pressioni internazionali per salvare la vita del giornalista Sayed Parwiz Kambakhsh, accusato di blasfemia. Anzi, ne ha confermato la condanna a morte. È questo lo stato di diritto sostenuto dall'Italia?

Giuliana Sgrena: Iraq, tomba dei giornalisti

Non c'è scampo per i giornalisti in Iraq. E se loro riescono a sfuggire ai killer di turno è la famiglia a pagarne le conseguenze. È successo a Baghdad. Era l'ora di colazione, intorno alle sette del mattino...

Giuliana Sgrena: Turchia invade il Kurdistan iracheno. Caccia aperta al kurdo

La tragedia dei kurdi continua con la decisione (avallata da un voto parlamentare) della Turchia di invadere il Kurdistan iracheno per dare la caccia ai guerriglieri del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk turco).

Giuliana Sgrena: La vita sotto il burqa

La decisione recente del prefetto di Treviso, Vittorio Capocelli, di permettere l'uso del burqa è innanzitutto un fatto di inciviltà di cui sono vittime le donne. Vittime dell'arroganza e dell'intolleranza dei maschi...

Giuliana Sgrena: Marcia Perugia-Assisi. Un cammino troppo vicino al Palazzo

Quest'anno da marcia contro la guerra si trasforma in marcia per i diritti di tutti per tutti. Tuttavia l'obiettivo dovrebbe essere un po' più definito per indurre a una mobilitazione di piazza.

Giuliana Sgrena: Afghanistan. La Conferenza di pace è l'unica arma vincente

La vicenda dei due italiani rapiti, e feriti nel blitz per liberarli, è una conferma del peggiorameno della situazione con una accelerazione dell'irachizzazione dell'Afghanistan, che riporta all'ordine del giorno la questione del ritiro delle truppe.

Giuliana Sgrena, Iraq, salta la legge sul petrolio

Fallito il compromesso sulla legge per la privatizzazione del petrolio iracheno? L'ipotesi avanzata dall'edizione online del New York Times rappresenta un nuovo colpo per Bush.

Giuliana Sgrena: 11 settembre sei anni dopo. Gli effetti di una tragedia

In Afghanistan si cerca il negoziato con i taleban, in Iraq il petrolio resta un miraggio mentre Baghdad è diventata una prigione. La tensione alimenta i conflitti in tutta la regione, soprattutto quello israelo-palestinese.

Giuliana Sgrena: Washington e Londra, com'è difficile dirsi addio

L'arrivo a sorpresa di Bush in Iraq voleva evidentemente creare un effetto mediatico che mettesse in secondo piano il ritiro delle truppe britanniche da Bassora.

Giuliana Sgrena: “Noi, soldati Usa che hanno perso”

‟Miserabile fallimento”, ‟tradimento di ogni promessa”, ‟crescenti conflitti”: sette reduci dell'Iraq scrivono la ‟loro” guerra, e il ‟New York Times” li mette in prima pagina. Sono i veterani l'ultima spina nel fianco di Bush.

Giuliana Sgrena: Bosnia, il seme wahabita

Obbiettivo dei mujahidin, accorsi a migliaia in Bosnia a inizio anni '90, non era difendere i musulmani bosniaci ma diffondere il wahabismo saudita. In molti sono rimasti, concentrati nelle loro enclave, costruendo e imponendo comunità talebanizzate.

Giuliana Sgrena: L'Iraq, la bandiera è fatta di oro nero

L'approvazione della legge per la privatizzazione del petrolio dovrebbe rappresentare il coronamento del sogno iracheno di Bush. O forse il suo definitivo fallimento…

Giuliana Sgrena: Algeria col fiato sospeso, ma non per il voto

L'Algeria è con il fiato sospeso ma non per il risultato delle elezioni, che lasciano la popolazione completamente indifferente, ma per la salute del presidente Abdelaziz Bouteflika.

Giuliana Sgrena: Iraq. Licenza di uccidere

‟Andiamo a sparare a qualcuno”. Non si tratta di una battuta di cattivo gusto e nemmeno di un brutto scherzo, ma del tremendo proposito di un contractor a Baghdad, all'inizio della giornata.

Giuliana Sgrena: L'assassinio di Adjmal. Una doppia barbarie

L'ideologia dei taleban non è finita con la caduta del regime di mullah Omar, anzi si sta espandendo dopo cinque anni di occupazione dell'Afghanistan. Sacrificare una vita per la ‟causa” è la normalità per chi è alimentato dalla cultura della morte…

Giuliana Sgrena: Informazione. Se l'embedded trionfa

I giornalisti non-embedded che si ostineranno a informare sui conflitti in corso senza ricorrere alle veline degli stati maggiori finiranno un giorno davanti alla corte marziale? La provocazione non è così azzardata.

Giuliana Sgrena: La liberazione di Mastrogiacomo. Una buona notizia per il movimento

Daniele è libero! Finalmente. Le ultime ore d’attesa sembrano una eternità, per tutti, ma soprattutto per chi deve essere liberato e sa benissimo che si avvicina un momento estremamente delicato: speranze e timori si sovrappongono fino all’ultimo.

Giuliana Sgrena: Calipari, un'occasione persa per gli Usa

Due anni fa l'uccisione del funzionario del Sismi. D'Alema bacchetta il comportamento degli americani: ‟Non c'è stata una risposta adeguata”, a differenza del caso del Cermis. Poi difende la scelta di rimanere in Afghanistan.

Giuliana Sgrena: Iraq. Per Cheney avvertimento pesante e “alleato”

L'attentato suicida realizzato contro la base di Baghram, principale base Usa in Afghanistan, dove aveva passato la notte il vicepresidente americano Dick Cheney, è un pesante avvertimento.

Giuliana Sgrena: L'incerto bilancio del Libano “italiano”

Occorrono molti soldi per la ricostruzione dei quartieri rasi al suolo, accanto ai grattacieli rimasti intatti nella parte elegante di Beirut. Ci sono poi le infrastrutture, la cui distruzione ha diviso il piccolo paese, allontanando una città dall'altra.

Giuliana Sgrena: Saddam. Risveglio nell'inferno

Bush ha definito l'esecuzione di Saddam una pietra miliare nella costituzione della democrazia. Quale democrazia? Quella dell'occupazione, di Abu Ghraib, dei massacri quotidiani, dell'illegalità, dei rapimenti, degli stupri, dei delitti d'onore?

Giuliana Sgrena: Prodi. Via dall'Iraq entro sabato

Il ritiro italiano dall’Iraq verrà ultimato come previsto il 2 dicembre. E presto potrebbero partire anche i britannici. Usa sempre più soli, mentre Tehran gioca le sue carte.

Giuliana Sgrena: Iraq. Una guerra civile per spartirsi il paese

Il quadro mediorientale si presenta in tutta la sua drammatica complessità dal Libano fino all'Iran. Se il nodo per la pacificazione resta il conflitto israelo-palestinese, ora è l'Iraq che rischia di trascinare nel baratro tutti i paesi della regione.

Giuliana Sgrena: Lo svelamento di Romano Prodi

Sarà l'aria spagnola, l'abbraccio con Zapatero e l'intesa con Madrid sulle questioni dell'immigrazione che ha fatto fare al presidente del Consiglio Romano Prodi un passo in più….

Giuliana Sgrena: Lo scandalo etnico-confessionale

Nonostante la religione cattolica non sia più la religione di stato mantiene una supremazia sulle altre. Partendo da questo il governo propone il riconoscimento degli stranieri non cattolici sulla base della loro appartenenza etnico-confessionale.

Giuliana Sgrena: La morte afghana

L'Afghanistan si sta irachizzando. Due soldati italiani morti in pochi giorni a Kabul, l'ultimo ieri. Kamikaze, autobombe, rapimenti, bombe sulle strade per far saltare i convogli militari, ‟collaborazionisti” uccisi.

Giuliana Sgrena: Iraq, tragedia quotidiana nel fallimento americano

La guerra civile che sta dissanguando il paese da tempo ha come effetto la pulizia etnica: nella capitale i sunniti occupano la parte occidentale del Tigri e gli sciiti quella orientale, dove erano già prevalenti, le zone miste stanno scomparendo.

Giuliana Sgrena: Segnali dal Libano

Kofi Annan a Beirut non ha perso tempo. Forte della ripresa di autorità dell'Onu ha chiesto a Hezbollah di liberare i due israeliani sequestrati consegnandoli alla Croce rossa, e a Israele ‟la fine immediata” del blocco aeronavale imposto al Libano.

Giuliana Sgrena: Stupro. Quando è etnico è un crimine di guerra

La violenza sessuale non ha il colore della pelle dello stupratore, a meno che non serva, in guerra, a realizzare una pulizia etnica.

Giuliana Sgrena: Guerra e media, battaglia di libertà

Grazie alle grandi mobilitazioni, in Italia e altrove, e alla trattativa di Nicola Calipari, io sono libera. Il nostro impegno si deve ora concentrare sulla liberazione dell'Iraq. Un primo passo sarà il ritiro delle truppe italiane.

Giuliana Sgrena: Un pericolo chiamato Kabul

L'Afghanistan non è l'Iraq ma gli scenari di guerra si stanno sempre più sovrapponendo. Tanto da cominciare a preoccupare persino D'Alema, che pure conferma una nostra presenza militare sul territorio afghano.

Giuliana Sgrena: Il caso Calipari non dev'essere insabbiato

Il caso Calipari non può, non deve essere insabbiato. Lo sostiene la magistratura e lo ha dimostrato la trasmissione Report che ha rivelato nuovi particolari interessanti…

Giuliana Sgrena: Palestina, il lavoro è una chimera

Dalla seconda Intifada e dal blocco delle frontiere almeno 150 mila palestinesi che andavano a lavorare in Israele sono rimasti disoccupati. E mentre Tel Aviv importa lavoratori da altri paesi, Gaza e la West bank sono alla fame.

Giuliana Sgrena: Palestina in ginocchio, manca anche la benzina

La Comunità internazionale sta facendo pagare a un intero popolo la vittoria elettorale degli islamisti di Hamas. Il muro rende impossibile la vita degli arabi, mentre un sistema di strade e tunnel li separerà dagli ebrei.

Giuliana Sgrena: Non sono i miei rapitori

Ogni notizia di un sequestro mi fa rivivere l'angoscia del mio, ogni liberazione mi fa provare quella gioia che io non ho potuto provare, ogni testimonianza mi fa riscoprire quei volti che vorrei cancellare per sempre. Ma non ho il diritto di farlo.

Giuliana Sgrena: Perché gli americani non ce l'hanno detto?

La testimonianza di Mustafa Mohamed Salman, terrorista o presunto tale, solleva alcune perplessità e interrogativi, soprattutto a chi dell'uccisione di Calipari è stata purtroppo testimone.

Giuliana Sgrena: L'ora di Corano

Se l'Italia fosse un paese laico abolirebbe l'ora di religione. Non solo non lo farà ma potrebbe introdurre anche l'insegnamento della religione islamica. Una questione di ‟par condicio”.

Giuliana Sgrena: Un anno dopo

Un anno fa scrivevo sul manifesto ‟il mese più lungo”, il racconto del mio sequestro. È passato un anno: mesi di sofferenze fisiche e non solo, di speranze di uscire dal ruolo di ‟ostaggio”, di tentativi di elaborare il lutto….

Giuliana Sgrena: Senza veli

Chi potrà ancora sostenere che se si ritirano le truppe straniere dall'Iraq scoppierà la guerra civile?

Giuliana Sgrena: La fortezza del male

Vi ricordate la fortezza Bastiano de Il deserto dei tartari? Era l'avamposto della civiltà durante la lunga attesa dell'avanzata del nemico. Nel novembre del 2001, avvicinandomi alla prigione di Pol-e Charki….

Giuliana Sgrena: La banlieue laica parla femminile

Nei luoghi della rivolta di novembre, consegnati dalla destra all'islamismo, nessuna donna per la strada. Ma dove si può davvero discutere di discriminazione religiosa e di genere, sono le donne ad essere presenti e protagoniste. A dispetto di tutto.

Giuliana Sgrena: Primo passo

Stavo cominciando a realizzare di essere libera quando il fuoco americano ha ucciso chi mi aveva appena liberata… Rivedo quei soldati, come se fosse adesso. Sono passati dieci mesi, pensavo, speravo, di averli dimenticati. Ma non sarà mai possibile…

Giuliana Sgrena. Elezioni in Iraq. L'ultima tappa

Per chi ha voluto dare credibilità al processo di transizione in corso in Iraq, le elezioni dovrebbero rappresentare l'ultima tappa. Le truppe dovrebbero ritirarsi, ma gli americani lo escludono. Altrimenti sarebbe guerra civile.

Giuliana Sgrena: Falluja. Siamo complici

Il velo dell'omertà sull'uso del fosforo bianco si è squarciato persino negli Stati uniti. L'ultimo strappo è stata la testimonianza di Darrin Mortenson, un giornalista americano embedded.

Giuliana Sgrena: Iraq. Nel nome di Adnan

Il brutale assassinio di Adnan al Bayati è un esempio dell'assoluto imbarbarimento della situazione irachena. I giornalisti occidentali se ne sono andati o vivono bunkerizzati negli alberghi e allora si colpiscono i loro collaboratori.

Giuliana Sgrena: Iraq. Costituzione contro le donne

L'introduzione della sharia in un sistema laico passa sempre attraverso il codice della famiglia. L'Iraq non fa eccezione. Saranno i diritti delle donne i primi ad essere sacrificati dalla costituzione del dopo-Saddam, in nome dell'islam.

Giuliana Sgrena: Kabul. Signori delle armi e del cemento

Tornare a Kabul dopo tre anni di assenza è uno shock. Rovine, palazzi nuovi, molti di vetro, zone completamente bunkerizzate con pareti enormi fatte di bidoni di cemento e filo spinato a protezione di obiettivi strategici...

Giuliana Sgrena: Kabul. La paura prima del voto

Una calma carica di tensione ha caratterizzato la vigilia elettorale a Kabul. Sono le prime elezioni in Afghanistan dopo 30 anni. Con i taleban che imperversano nel sud e minacciano rappresaglie.

Giuliana Sgrena: Iraq. Democrazia al fosforo

L'uso del napalm e del fosforo bianco nella guerra in Iraq era già noto. Purtroppo. Dei cadaveri carbonizzati ritrovati dopo la battaglia dell'aeroporto (aprile 2003) mi avevano raccontato gli abitanti di Falluja prima ancora di diventare profughi…

Giuliana Sgrena: L'eco di Tehran a Baghdad

Bush ha definito le elezioni in Iran ‟illegittime e vergognose”, e in effetti non si sono svolte democraticamente vista l'esclusione di molti riformisti. Ma la vera vergogna sono le elezioni irachene.

Giuliana Sgrena: Iraq. Voto del paese spezzato

Referendum costituzionale. Gli iracheni devono avallare con il loro voto un testo costituzionale che in maggioranza non conoscono. Ma la costituzione sarà approvata perché così prevede l'agenda di Washington.

Giuliana Sgrena: Iraq senza giustizia

Iraq. Il referendum sulla costituzione, il rapimento del giornalista del ‟Guardian” Rory Carroll, il processo a Saddam Hussein. Il resoconto della farsa in più puntate organizzata dagli Stati Uniti.

Giuliana Sgrena: Urne chiuse. Il disincanto di Kabul

Bassa affluenza, vince la paura. Appena il 50 per cento dei votanti registrati hanno partecipato alle elezioni legislative afghane, molti meno rispetto alle presidenziali. Ma l'annunciato attacco spettacolare dei taleban non c'è stato.

Giuliana Sgrena: Elezioni a Kabul

Più di 5 mila candidati per elezioni parlamentari simbolicamente importanti ma segnate dal clima della guerra a bassa intensità. Tutti ‟indipendenti” e per tutti i gusti: taleban e warlords, comunisti e, per la prima volta, donne.

Giuliana Sgrena: Senza diritti nell'inferno iracheno

Falluja, Mosul, Bassora: il cosiddetto dopoguerra genera una violenza cieca che colpisce i civili. Massacri, detenzioni arbitrarie, sequestri e torture. E le donne sono al centro del mirino in un paese senza legge.