Eva Cantarella: Quando Zeus si trasformava in toro

28 Giugno 2004
L'animale al quale Zeus pensò, quando decise di rapire Europa e di portarla sulle sponde del continente che da lei avrebbe preso il nome, fu il toro, un bel toro bianco, di cui prese l'aspetto e del quale la ragazza si innamorò. Un animale simbolo della sessualità, come conferma la storia di Pasifae, moglie di Minosse, innamorata appunto di un toro, al quale riuscì a congiungerci grazie all'aiuto di Dedalo, che costruì per lei una vacca di legno (e nacque il Minotauro). Ma vi erano anche altri animali che aiutavano gli dèi a congiungersi a donne mortali. Per sedurre Leda, il solito Zeus assunse le fattezze di un cigno: frutto dell'unione furono due uova, da una delle quali nacque Elena, dall'altra Castore, Polluce e Clitennestra. Toro e cigno, uno strano accostamento. Se il toro rientra fra i simboli della sessualità, anche nell'immaginario moderno, non altrettanto si può dire del cigno. Ma per gli antichi i pennuti erano legati all'amore, grazie a un'arma diversa dal vigore sessuale, ma non meno importante: la seduzione. A chi avesse in mente l'iconografia moderna il riferimento può apparire strano, ma si pensi alle Sirene. La tradizione che le trasforma in pesci è solo medievale. In Omero, così come in Ovidio e in genere nell'antichità classica, le Sirene sono donne con ali di uccello. In Grecia, in particolare, sono demoni dell'oltretomba. Ma in Omero appaiono come seduttrici dalla voce irresistibile. Perché? Perché nel repertorio dei temi popolari, cui Omero attinge, esistono uccelli colorati, bellissimi, che incantano e fanno innamorare. Su un altro versante, ecco un terzo animale simbolo di una sessualità, in questo caso sempre colpevole: il cane, o meglio la cagna, cui Elena si paragona più volte, nell'Iliade, quando pensa ai mali che greci e troiani hanno subito "per colpa mia, della cagna" (Il., 6, 356). Il fondamento scientifico di queste convinzioni? Poco importa. In campo scientifico, il contributo dei greci è stato fondamentale in matematica, geometria, astronomia. Assai meno in biologia. Ma che importa, quando ci hanno lasciato miti come questi?

Eva Cantarella

Eva Cantarella ha insegnato Diritto romano e Diritto greco all’Università di Milano ed è global visiting professor alla New York University Law School. Tra le sue opere ricordiamo: Norma e sanzione …