Giorgio Bocca: Gaetano Saya e il dipartimento dello scrocco

29 Luglio 2005
L'indagine sulla polizia illegale conferma che tutto, ma proprio tutto da noi e nel mondo, nello Stato o nel parastato, nella politica o nell'amministrazione, nella giustizia o nelle forze armate diventa irresistibile tentazione di furto o di scrocco.
La formula per mettere in piedi la irresistibile macchina della corruzione e dello scrocco è sempre la stessa: un po' di patria, un po' di Nato, un po' di massoneria, un po' di guerre. Un vecchio sperimentato marchingegno che si basa sul principio: tutti i guadagni ai privati, tutti gli esborsi al pubblico.
Su questo marchingegno si basa il regime fascista, la sua mediazione fra il patriottismo e il capitale, l'Iri, Istituto per la ricostruzione industriale, a cui i privati passavano le loro industrie defunte per riprendersele una volta curate e guarite a spese dello Stato. Senza l'obbligo di riconoscenza: i privati e beneficati facevano a gara nel dire peste e corna del pubblico che li aveva salvati.
Che cosa è il Dipartimento o Centro di studi strategici antiterrorismo di Firenze organizzato da certo Gaetano Saya, uno che si faceva fotografare in mezzo a tre bandiere, l'italiana, l'americana, l'israeliana, tre paesi disposti per ragioni diverse a pagarlo? Lo scrocco era la principale ragione sociale.
Il Dipartimento aveva appena inoltrato all'Unione europea una richiesta non modesta di finanziamento, trentadue milioni di euro. Per farne che? Lo scopo principale pare fosse quello di fornire mercenari alle imprese occidentali che avevano appalti lucrosi ma rischiosi nell'Iraq. E infatti l'indagine della polizia è partita da Quattrocchi, il mercenario catturato e ucciso dalla resistenza irachena e presentato dalla nostra destra come un eroe.
È conveniente se si vuole operare in questo sordido e anche crudele sottobosco appartenere a qualche frangia del fascismo duro e infatti un altro dei fondatori del Dipartimento, Riccardo Sindoca apparteneva al Nuovo movimento sociale italiano destra nazionale.
Non mancava ovviamente una presenza massonica, garante della segretezza. L'uso delle ideologie in queste società di imbroglioni è quanto mai disinvolto: nati alla scuola del razzismo diventano, se occorre, i più decisi sostenitori del sionismo che sopravvive in Israele, e proclamandosi difensori dell'occidente democratico sono al servizio delle grandi compagnie che fanno le guerre per i soldi.
Che altro faceva o prometteva di fare il Dipartimento? Quello che hanno sempre promesso o fatto i servizi segreti, cioè scambiarsi notizie inventate e delitti inutili e solo Kruscev ebbe il coraggio di proporre a Kennedy la loro abolizione che non avvenne e non avverrà mai perché sulla loro esistenza campa la corruzione militare e politica, gli extra che arrivano a ufficiali, sottufficiali e fornitori vari a cui non bastano i magri stipendi dello Stato.
L'attività di indagine e di informazione del Dipartimento a quel che si è capito era inesistente, contava il lavoro di formazione dei mercenari da usare nelle più sporche o misere faccende.
Ed è tipico di un mondo dominato dalla pubblicità, dagli incantesimi delle parole, che si sia trovato a copertura di questo sudiciume la parola 'Intelligence', una delle parole che suonano bene e dicono niente e servono ai cattivi informatori per fingere di sapere quello che non sanno.
Quanto sia vasto e variegato questo sudiciume ce lo ha spiegato la moglie di Gaetano Saya: "Il Dipartimento studi strategici è un ente di diritto pubblico la cui esistenza era nota ai ministeri dell'Interno, della Difesa, della Giustizia, della Procura generale, delle ambasciate degli Stati Uniti e di Israele e del comando supremo della Nato. L'idea era quella di creare una struttura di ascolto e valutazione sul terrorismo".
Gli imbroglioni crescono, una volta si accontentavano del gioco delle tre carte.

Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …