Enrico Franceschini: Diritti tv, coinvolto un ministro di Blair

28 Febbraio 2006
E adesso sono due i governi che tremano per le presunte bustarelle passate da Silvio Berlusconi all’avvocato David Mills. L’indagine giudiziaria per corruzione avviata in Italia nei confronti di quest’ultimo, rivela infatti il ‟Sunday Times”, coinvolge anche sua moglie, Tessa Jowell, ministro della Cultura nel governo di Tony Blair e uno dei più importanti alleati del premier britannico. Documenti riservati ottenuti dal quotidiano londinese indicano che cinque anni fa la signora Jowell mise la propria firma, accanto a quella del marito, sulla richiesta di accensione di un’ipoteca sulla loro casa di Londra, mettendo così in moto un complesso meccanismo per fare entrare discretamente in Gran Bretagna i 600 mila dollari che secondo i pubblici ministeri milanesi sono la ricompensa intascata da Mills per le sue false testimonianze a favore di Berlusconi nei processi per tangenti alla Guardia di Finanza e alla società All Iberian in cui era implicato il proprietario di Mediaset. Il ‟Times” ha scoperto inoltre che, su richiesta delle autorità italiane, la residenza della coppia è stata perquisita da agenti di Scotland Yard nei giorni scorsi, effettuando deliberatamente il raid in un momento in cui il ministro della Cultura non era in casa, e hanno sequestrato documenti e due computer. Le implicazioni, per Tessa Jowell, sono serie. La sua firma sull’ipoteca suscita il sospetto che il ministro della Cultura abbia aiutato il marito a coprire le tracce che portavano alla ‟ricompensa” di Berlusconi per le sue bugie ai processi. Un’accusa che i coniugi Mills-Jowell smentiscono recisamente, e non facile da provare in un’aula di giustizia: ma che potrebbe rivelarsi lo stesso imbarazzante per la signora Jowell dal punto di vista politico e addirittura distruggere la sua carriera. L’opposizione conservatrice ha già chiesto un’inchiesta indipendente per appurare se il ministro laburista ha violato il ‟codice ministeriale” sull’etica e il conflitto d’interessi, le cui norme riguardano anche il comportamento dei coniugi, in riferimento a questa faccenda. Interrogazioni parlamentari fioccheranno a partire da domani alla camera dei Comuni. I Tory mirano a mettere in difficoltà Blair, che richiesto di un parere sulla questione Mills, nella conferenza stampa di giovedì scorso, si era limitato a rispondere: ‟Credo semplicemente che il codice ministeriale vada rispettato”. E a sentire ‟odore di sangue”, scrive la stampa londinese, ci sarebbero anche parecchi laburisti, specie nella corrente di Gordon Brown, delfino ed erede designato di Blair, che non hanno mai visto di buon occhio l’amicizia tra un politico di sinistra come Blair e uno di destra come Berlusconi, con episodi come la nota visita estiva di Blair in Sardegna, quando il leader di Forza Italia portava la bandana per la sua operazione di chirurgia estetica contro la calvizie. ‟Le finanze mie e di mia moglie sono completamente separate”, commenta in proposito Mills dalla Florida dove era in vacanza insieme alla Jowell. ‟Tessa non è coinvolta in queste vicende in alcun modo, personale, finanziario o di altro livello, tranne che per il fatto di essere sposata con me”. Quanto a lei, per ora si dice tranquilla: ‟Sono certa che non ci sia conflitto d’interessi fra questa transazione e i miei doveri ministeriali. Ho firmato un’ipoteca sulla casa di cui siamo co-proprietari per avallare un prestito richiesto solo da mio marito alla sua banca”. Ma senza quella firma, rileva il ‟Sunday Times”, l’avvocato Mills non avrebbe potuto costruire la complicata transazione finanziaria che, trasferendo i 600 mila dollari su sette diversi conti esteri in pochi giorni, li ha fatti infine arrivare con discrezione nel Regno Unito.

Enrico Franceschini

Enrico Franceschini (Bologna, 1956), giornalista e scrittore, è da più di trent'anni corrispondente dall’estero per “la Repubblica”, per cui ha ricoperto le sedi di New York, Washington, Mosca, Gerusalemme e …