Enrico Franceschini: Londra, "Guerra e pace" dimezzato. La nuova editoria taglia Tolstoj

26 Febbraio 2007
Se certi romanzi classici dell’Ottocento vi mettevano soggezione, perché sono troppo lunghi e letteralmente pesanti come "un mattone", un editore inglese potrebbe avere trovato la soluzione: tagliargli di centinaia di pagine e farli uscire in una nuova edizione, più breve, alleggerita nel numero di pagine e magari anche nel contenuto, sforbiciando proprio i capitoli o gli aspetti più difficili. E’ quello che la casa editrice Harper & Collins si appresta a fare pubblicando una nuova versione di Guerra e pace, il capolavoro di Lev Tolstoj, un libro noto per il suo messaggio universale, per i suoi romantici eroi ed eroine, ma anche per la sua lunghezza: oltre millequattrocento pagine, che in passato hanno convinto vari editori a farlo uscire in due o tre volumi. Ma il nuovo Guerra e pace sarà più corto di seicento pagine, con un taglio di quasi la metà, che elimina tutte le pagine in cui l’autore fa parlare i suoi personaggi in francese, la lingua dell’aristocrazia russa del tempo, e che elimina pure i capitoli, spesso intervallati a quelli di "azione" sulla campagna di Napoleone per conquistare Mosca, in cui Tolstoj filosofeggia sulla guerra, sul destino dell’uomo, sulla fede e sull’amore.
La controversa iniziativa ha suscitato immediatamente le critiche degli accademici, come John Sutherland, docente emerito di letteratura russa all’University College di Londra, sicuro che la maggior parte dei lettori continueranno a preferire la versione integrale: ‟Sì, è vero, Guerra e pace è un mattone di romanzo e questo può scoraggiare la gente, ma occorre ricordare che i temi del libro, la guerra, la pace, la vita matrimoniale, sono enormi. Ecco perché Tolstoj ha scritto così tanto. Bisogna inoltre considerare che nel diciannovesimo secolo, quando questo romanzo fiume è stato scritto, era abbastanza comune scrivere romanzi di grandi dimensioni. Non c’erano così tante forme di intrattenimento come adesso, non esisteva nemmeno il concetto di libro tascabile e i lettori erano più propensi a dedicare più tempo alla lettura”.
Ma proprio per queste ragioni, essendo cambiati i tempi e le abitudini della gente, Harper & Collins pensa che un Guerra e Pace in versione più agile possa avere un mercato, forse anche più ampio della versione originale. Non solo: l’editore difende la scelta di pubblicare una versione più corta sostenendo che essa contiene anche un valore letterario, in quanto è basata su una versione originaria del romanzo, decisamente più breve di quella finale, che lo scrittore russo completò nel 1866 ma non fece mai pubblicare, e che sarebbe venuta recentemente alla luce nel corso di studi negli archivi dove sono conservati i suoi manoscritti in Russia. Nella nuova versione abbreviata, che si possa attribuire a Tolstoj o meno, compaiono tuttavia notevoli modifiche anche alla trama del romanzo. Il principe Andrej Volkonskij, uno dei principali protagonisti, per esempio, non muore nella battaglia di Borodino, e sopravvive anche un altro personaggio, il giovane poeta Petija Rostov. L’eroina del libro, l’incantevole Natasha, però, sposa l’intellettuale Pierre piuttosto che il più affascinante Andrej, come avviene anche nella edizione originale.
Per coincidenza, un sondaggio condotto recentemente fra centoventicinque scrittori contemporanei americani, inglesi e australiani sui ‟dieci libri migliori di tutti i tempi”, i romanzi da portare con sé su un’isola deserta e da avere letto assolutamente nel corso della vita, ha indicato proprio in Tolstoj il ‟campione del mondo” della narrativa, con due dei primi tre titoli in classifica, Anna Karenina (non molto più breve in quanto a pagine) al primo posto e Guerra e pace al terzo.

Enrico Franceschini

Enrico Franceschini (Bologna, 1956), giornalista e scrittore, è da più di trent'anni corrispondente dall’estero per “la Repubblica”, per cui ha ricoperto le sedi di New York, Washington, Mosca, Gerusalemme e …