Michele Serra: Idee per un Pantheon democratico

24 Aprile 2007
Prosegue animata la discussione sul Pantheon del Partito democratico, che dovrà riunire le icone care alle varie componenti. L'unica cosa certa è che il Pantheon si farà comunque, anche se il nuovo partito non dovesse nascere, perché è l'unica cosa davvero divertente uscita dalla discussione pluriennale dei membri costituenti.
Il progetto dell'edificio è stato affidato a Renzo Piano, che ha in mente una piattaforma galleggiante da attraccare nei vari porti italiani. La famiglia Panini provvederà alle immagini autoadesive delle diverse migliaia di icone candidate. Le icone, inserite nelle tradizionali bustine in vendita in tutte le edicole, saranno selezionate con il metodo delle primarie. Le doppie e le triple potranno essere scambiate tra gli aventi diritto e chi riuscirà a completare l'album sarà invitato, per premio, al primo congresso del Pd, quello di scioglimento.
In attesa di scegliere le icone si infiamma il dibattito sui lumini. La Margherita li vuole a tutti i costi, un cero acceso sotto ogni volto sacro. I diessini sono contrari, ma pare che siano disposti ad accettare un compromesso: un cero, però spento. Gli ulivisti della prima ora insistono per il ramoscello d'ulivo. Molti vorrebbero una coccarda tricolore. Vannino Chiti lavora per una soluzione unitaria: ogni volto sarà guarnito da un cero acceso, un cero spento, un ramoscello d'ulivo e una coccarda tricolore, con luci stroboscopiche, segnalatore acustico, una lastra commemorativa di marmo, una gualdrappa di velluto rosso e un cicerone addetto a recitare ad alta voce la biografia del personaggio.
Ma veniamo ai nomi. Veltroni propone Pizzaballa, da esporre anche in carne e ossa perché vivente, e tutti i membri della famiglia Kennedy: John, Bob, Ursula, Ethel, Jimmy, Henry, Billy, Max, Theodor, Vanessa, Ramon, George, Teddy, Sammy, Jeff, Lou, Paffy, Mary, Leopold e Groucho Kennedy. I teo-dem della Margherita chiedono come prima scelta San Giovanni decollato, poi Maria Goretti, De Gasperi, Bartali e, nel punto absidale dell'edificio, un assortimento di papi, schierati in formazione tipo, metà in piedi metà accosciati. Berlinguer e Craxi, che tanto hanno fatto discutere in questi giorni, saranno presenti in un fotomontaggio mentre si passano la borraccia sui tornanti dello Stelvio. Bocciata l'ipotesi di esporre anche le loro reliquie, proposte da numerosi sensali ma di dubbia provenienza. Pare certo che quelle di Craxi siano state trafugate dai suoi fan. In una cappella laterale verranno invece raccolti i numerosissimi ex voto dedicati a Bettino, per grazia ricevuta, da centinaia di assessori, appaltatori e finanzieri di tutta Italia.
Gli altri nomi. Per fare solo i principali: Carlo Marx, Jimi Hendrix, Totò, Pasolini,
Anna Magnani, Aldo Capitini, don Milani, don Sturzo, don Backy, Togliatti, Franchi e Ingrassia, Andreatta, Françoise Hardy, i Beatles, Silvio Piola, il Quartetto Cetra, Nilde Iotti, Primo Levi, Giulio Einaudi, Allende, Natalino Otto, Hegel, Engels, Sandro Penna, Che Guevara, Domenico Modugno, Eduardo De Filippo, Seneca, Maradona, Rosa Luxemburg, Fausto Coppi, i fratelli Cervi, Giovanni Falcone, Bianca di Savoia, i Gracchi, Fernandel e Gino Cervi, Giorgio Strehler, Severino Gazzelloni, Enzo Ferrari e Socrate.
Lo stretto nesso politico-ideale tra questa rosa di nomi, secondo i probiviri del Pd, è così ovvio che non vale la pena spiegarlo. I visitatori del Pantheon saranno comunque muniti di una matita e dovranno unire l'una con l'altra tutte le facce, formando alla fine una figura-chiave sulla quale viene mantenuto uno stretto riserbo.
Secondo la Margherita sarà il volto della Madonna di Fatima, secondo i diessini Giuseppe Di Vittorio mentre arringa i braccianti, secondo Veltroni Joshua Kennedy (fondatore della dinastia, sceso dal Mayflower in anticipo sugli altri padri pellegrini con un gommone privato), secondo D'Alema Massimo D'Alema.

Michele Serra

Michele Serra Errante è nato a Roma nel 1954 ed è cresciuto a Milano. Ha cominciato a scrivere a vent’anni e non ha mai fatto altro per guadagnarsi da vivere. …