Giorgio Bocca: Addio a Boldrini, il comandante Bulow. Fu l’ideale comunista togliattiano

29 Gennaio 2008
Arrigo Boldrini, di cui piangiamo la morte, apparteneva a quei comunisti partigiani che, assieme al culto per il partito, conservavano e difendevano quello per la libertà.
Quei comunisti che Stalin temeva più di ogni altro e che sterminò nelle sue purghe. Il merito principale di Arrigo Boldrini è stato quello, come segretario dell’Anpi e nel Parlamento, di difendere l’eredità della guerra partigiana, dello spirito democratico che aveva mosso e sorretto la guerra partigiana. Nella mia Storia della guerra partigiana il nome di Arrigo Boldrini ricorre raramente, e poco si parla del suo modo militare di essere partigiano. Il nome di Boldrini è legato, militarmente, alla teoria e alla pratica della "pianurizzazione", di cui noi partigiani della montagna conoscemmo poco e in ritardo. Anche nel partigianato toscano e umbro e del nord il bisogno della pianurizzazione delle formazioni partigiane era stato intuito e in parte praticato. Il trasferimento delle bande di Giustizia e Libertà e garibaldine dalla montagna alle colline del Monferrato e delle Langhe venne compiuto grazie alle formazioni di pianura, cioè le formazioni che agivano con l’aiuto dei contadini di pianura. Si era capito cioè che anche nelle zone meno dotate di difese naturali era possibile organizzarsi e combattere. Nella pianurizzazione del partigianato emiliano si arrivò alla strategia di tipo vietnamita dei rifugi sotterranei: venivano scavati camminamenti e rifugi in cui, all’annuncio di un rastrellamento tedesco, le formazioni partigiane potevano nascondersi, e da cui potevano colpire il nemico con delle imboscate. Boldrini fu lo stratega e la guida di questo partigianato di "superficie", così diverso da quello delle montagne. I partigiani che agivano nelle paludi di Ravenna e di Comacchio avevano trovato nei canneti e negli acquitrini le difese naturali simili a quelle delle montagne. Arrigo Boldrini, nome di battaglia Bulow, a ricordo di un generale tedesco che praticò la guerriglia contro Napoleone, era stato uno dei rari ufficiali italiani capaci di capire la lezione delle resistenze jugoslava e greca, e riuscì, nelle zone del delta padano, a organizzare delle formazioni di alta capacità militare che sapevano sfruttare le caratteristiche del terreno, unico e diverso sul fronte della Linea Gotica. Fu per questo che le brigate partigiane di Bulow-Boldrini riuscirono a fornire agli alleati anglo-americani un aiuto e una guida nello sfondamento della Linea Gotica che fu prezioso per vincere le resistenze tedesche e aprire le giornate della liberazione di tutta l’Italia del nord; meriti che furono riconosciuti dalla medaglia d’oro al valor militare che il generale McCreery, comandante della VIII armata, gli consegnò sulla piazza di Ravenna appena liberata. Arrigo Boldrini è stato, nella politica italiana, il comunista togliattiano ideale.
Uomo di partito, ma aperto alla democrazia e alle lotte civili. Un personaggio che esaltava le virtù del partito comunista e nascondeva i vizi e i peccati dello stalinismo. Noi lo ricordiamo con stima e ammirazione per avere, in tutti questi anni, sostenuto le nostre medesime battaglie sull’idea della resistenza come ultimo atto del Risorgimento.

Giorgio Bocca

Giorgio Bocca (Cuneo, 1920 - Milano, 2011) è stato tra i giornalisti italiani più noti e importanti. Ha ricevuto il premio Ilaria Alpi alla carriera nel 2008. Feltrinelli ha pubblicato …