Donne che rompono gli schemi

07 Marzo 2016

Tre esclusive digitali firmate da tre donne che hanno saputo, ognuna a modo suo, rompere gli schemi.

1. Il mio esilio è un dialogo tra la giornalista Farian Sabahi e il premio Nobel Shirin Ebadi. Shirin Ebadi è stata la prima donna iraniana e la prima musulmana a ricevere il Nobel per la Pace. Magistrato, costretta a lasciare il proprio incarico dopo la rivoluzione degli ayatollah, è giurista, avvocato, scrittrice e pacifista. Vive ancorata al principio della legalità e della difesa dei diritti.
Da leggere per conoscere gli anni che hanno portato al teso clima politico attuale in Iran e la lotta per i diritti delle donne nei paesi islamici.

2. Bambole gemelle è il racconto lungo firmato da Marina Di Guardo, l'autrice rivelazione che nulla ha da imparare dai colleghi sui pericolosi meandri delle menti erose dall'ossessione.
Da leggere perché indaga il lato oscuro di Melissa Stone, una ragazza come tutte noi, e ciò che è disposta a fare per amore.

3. Nemmeno sapevo d'esser poeta è una raccolta delle più belle poesie di Marina Cvetaeva. Poetessa russa eternamente in conflitto col regime, fu riconosciuta solamente vent'anni dopo la sua tragica morte.
Da leggere perché è una delle meno conosciute tra le più straordinarie voci poetiche del Novecento.

Vedi anche:
Altri titoli di donne che raccontano

Il mio esilio di Shirin Ebadi, Farian Sabahi

Shirin Ebadi è stata la prima donna iraniana e la prima musulmana a ricevere il Nobel per la Pace. Nel 2003 il Comitato per il Nobel l’ha scelta “per il suo impegno nella difesa dei diritti umani e a favore della democrazia”. Magistrato, costretta a lasciare il proprio i…