Diario. Vol. I

1953-1956

di Witold Gombrowicz

Il Diario di Gombrowicz copre un arco di tempo che va dal 1953 al 1969. Pubblicato per la prima volta in Polonia nel 1986, è stato edito con una veste unitaria, che ne valorizza la struttura, da Hanser nel 1988 e da Gallimard nel 1995. Feltrinelli ha pubblicato, in forma incompleta il Diario 1953-1956 e il Diario 1957-1971 (tr. di R. Landau, 1970 e 1972) e ora propone l’edizione completa, in una nuova traduzione con introduzione, apparato di note e indice dei nomi. Il Diario di Gombrowicz rappresenta per il nostro tempo quello che furono gli Essais di Michel de Montaigne nella seconda metà del XVI secolo: ‟tentativi” di fare i conti con un mondo e una cultura che si vanno frantumando e disperdendo in mille rivoli, e di far fronte alla perdita del sé, alla morte dell’Io come principio ordinatore unitario del mondo. Il Diario è allo stesso tempo un modo per arginare il caos e una registrazione impietosa del suo dilagare. Come Montaigne, che era uno dei suoi autori preferiti, anche Gombrowicz stabilisce di ‟fare di se stesso la materia del suo libro”, portando questo assunto fino al paradosso. Infatti il primo volume inizia così: ‟Lunedì: Io; Martedì: Io; Mercoledì: Io…”. E uno dei frammenti conclusivi suona così: ‟Il problema principale dei nostri tempi, che domina tutta l’épistémè occidentale, è che un pensiero, tanto più è intelligente, tanto più è stupido”. Il Diario è una miniera di testi letterari (racconti, apologhi, aforismi) frammenti filosofici, commenti su libri e fatti di valore universale (di grande interesse è, per esempio, la discussione sulla religione a partire dagli scritti di Simone Weil). Per molti critici e studiosi il Diario di Gombrowicz è il suo capolavoro letterario e filosofico e, come ha sottolineato Milan Kundera, in lui i due aspetti erano inseparabili. Un’opera che può essere letta indipendentemente dalle altre sue opere e, allo stesso tempo, è la chiave per comprenderle a fondo.
Leggi tutto…

Witold Gombrowicz

Witold Gombrowicz, nato a Małoszyce nel 1904, è considerato il più grande scrittore polacco del Novecento. Ha vissuto a Varsavia fino allo scoppio della guerra, poi a Buenos Aires. Di …

Scopri di più sull’autore