I fiori del male

di Charles Baudelaire

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La prima edizione dei Fiori del male risale al giugno del 1857 e comprende cento testi poetici. È messa in vendita in circa 1100 esemplari, dagli editori Poulet-Malassis et De Broise. Attaccata da "Le Figaro", l'opera sarà sottoposta a sequestro e l'autore e gli editori, nell'agosto 1857, saranno condannati per oltraggio alla pubblica morale e al buon costume. Il volume verrà rimesso in circolazione privato delle sei pièces condamnées ed esaurirà la tiratura in un anno. Seguiranno altre due edizioni (l'ultima postuma) accresciute. La presente edizione segue il testo de Les Fleurs du mal tratto dalle Œuvres Complètes nella Pléiade (Gallimard 1975). Curata da Claude Pichois, l'edizione risulta ormai fondamentale e di riferimento per tutti gli studiosi baudelairiani. La traduzione di Prete è condotta "all'ombra delle forme metriche baudelairiane, anzi, persino, quando è stato possibile, all'ombra del loro ritmo". Prete ha cercato, in un lavoro pressoché ventennale, di testo in testo, un'analogia metrica, cioè la forma metrica italiana che garantisse allo stesso tempo una corrispondenza con il testo originale e una corrispondenza e plausibilità, nella nostra lingua poetica, della sua tradizione.

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Charles Baudelaire

Charles Baudelaire (1821-1867) è stato scrittore, poeta, giornalista, saggista e traduttore. Capostipite dei "Poeti maledetti", anticipatore del Decadentismo, le tematiche affrontate nelle sue opere sono sempre legate ai rapporti tra …

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Poesia, i libri più amati dai lettori nelle Librerie Feltrinelli

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Quali sono i libri di poesia, più amati, più letti nel bel paese là dove 'l sì suona? Nel pubblico che frequenta le Librerie Feltrinelli, 120 librerie diffuse in tutta Italia, emergono curiose preferenze, talvolta vere e proprie sorprese.

Antonio Prete: Baudelaire, quei fiori recisi dalla censura

150 anni fa usciva la celebre raccolta Les Fleurs du mal che fu sottoposta a furiosi attacchi, processata e condannata: sei poesie furono cancellate dal libro. E bisognerà aspettare il 1949 perché quella sentenza venga annullata.

Il Premio Vittorini ad Antonio Prete per la traduzione di I fiori del male

E' stato assegnato ad Antonio Prete il Premio Speciale alla Traduzione per I fiori del male di Baudelaire. La premiazione si è tenuta a Siracusa il 12 luglio 2003. All'interno la motivazione.
I fiori del male: un reading

I fiori del male: un reading

Una performance di lettura dal classico di Baudelaire con la nuova bellissima traduzione di Antonio Prete. "L'albatro", "La Morte degli artisti" e molte altre poesie lette da Stefano Dal Bianco, Umberto Fiori, Cesare Greppi, Ermanno Krumm. L'evento si è svolto presso la Feltrinelli di via Manzoni a Milano il 28 marzo 2003.

Baudelaire, I fiori del male: nuova edizione e intervista al traduttore

Dopo un lavoro più che ventennale, esce la nuova traduzione integrale de I fiori del male di Charles Baudelaire ad opera di Antonio Prete, intellettuale salentino, docente di letteratura comparata presso l’università di Siena, coordinatore del dottorato di Comparatistica e traduzione letteraria, critico, traduttore e prosatore. La nuova traduzione è condotta sul testo, riportato a fronte, proposto da Claude Pichois nella leggendaria collana francese della Pléiade di Gallimard, edito nel 1975 sulle importanti valutazioni di Jacques Crépet e Georges Blin. Il canzoniere di Baudelaire apparve una prima volta a Parigi nel 1857, guadagnandosi subito un atto di sequestro e una condanna per oltraggio alla pubblica morale e decenza. Il clima, e la giuria, era quello del processo al Flaubert di Madame Bovary. Il testo, epurato, tornò in vendita, e poi, in seconda edizione, nel 1861, con l’architettura voluta dall’autore, che morirà, quarantaseienne, nel 1867, diventando immediatamente un mito per la generazione dei "maledetti" e per la poesia contemporanea.
I fiori del male spalancano l’orizzonte contrastato della modernità e brillano, insieme, della luce composta e conturbante del classico. Con disponibilità, Prete ci conduce nelle pieghe ammalianti del suo Baudelaire. Ascoltiamolo.