Il libro per i genitori sul bullismo

di William Voors

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Chiunque maltratti un'altra persona approfittando della forza fisica, dell'autorità, della superiorità sociale o intellettuale compie un atto di ‟bullismo”. ‟Bullo” non è quindi solo il bambino, ma anche l'adulto che maltratti bambini o altri adulti. Le etichette però come ‟bullo” o ‟vittima” di un atto di bullismo sono controproducenti perché favoriscono l'identificazione dell'individuo con un suo comportamento e intrappolano la persona in un ruolo. È preferibile perciò parlare di bambini che fanno i bulli o compiono atti di bullismo, e di bambini che subiscono atti di bullismo; o meglio, quando il fenomeno del bullismo si verifica tra bambini, si parla di abuso tra coetanei. Ciascuno di noi, come genitore, desidera che i propri figli abbiamo un'infanzia felice, e invece nelle scuole il bullismo è visto come ‟un grande problema” che affligge molti. Che sia una scuola del centro città o periferica, una scuola pubblica o privata, l'abuso tra coetanei resta un motivo di seria preoccupazione. Non bisogna però dimenticare che anche i bambini che compiono atti di bullismo soffrono, non sono ‟bambini cattivi” ma hanno problemi spesso gravi. D'altra parte non vanno sottovalutati i danni emotivi che possono colpire chi, durante l'infanzia, ha compiuto o subito forme di abuso tra coetanei, perché avranno lunghi strascichi nella vita adulta. La prevenzione e il trattamento, sul fronte di chi subisce e di chi mette in pratica, è dunque la nuova frontiera della salute mentale. Per soccorrere quei genitori che non capiscono come mai i figli si comportino male o quelli che viceversa temono che i figli possano andare incontro periodicamente alla minaccia della violenza, è necessaria una profonda trasformazione delle norme culturali che consentono al bullismo di prosperare, e in tale processo il genitore resta una figura chiave. Voors ha scritto questo libro perché lui stesso, da bambino, ha conosciuto la violenza tra coetanei e ricorda ancora la sensazione di impotenza e la rabbia provate.
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William Voors

William Voors, assistente sociale americano, da oltre vent'anni svolge attività di consulenza per le scuole, e si è occupato in modo particolare del tema del bullismo. Ha tenuto seminari di …
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Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo

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Il 7 febbraio si è celebrata la Giornata nazionale contro bullismo e cyberbullismo, cioè le azioni violente e intimidatorie esercitate da un bullo, o un gruppo di bulli, su una vittima: molestie verbali, aggressioni fisiche, persecuzioni, generalmente attuate in ambiente scolastico. Oggi la tecnologia consente ai bulli di infiltrarsi nelle case delle vittime, di materializzarsi in ogni momento della loro vita, perseguitandole con messaggi, immagini, video offensivi inviati tramite smartphone o pubblicati sui siti web tramite Internet. Il bullismo diventa quindi cyberbullismo. Il suo obiettivo è quello di provocare danni ad un coetaneo incapace di difendersi. La nostra bibliografia sull'argomento.