Un romanzo eccezionale

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Feltrinelli Editore
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Protagonista al Premio Strega 2025

Andrea Bajani, con il romanzo L’anniversario, è nella cinquina finalista del Premio Strega, annunciata il 4 giugno presso il Teatro Romano di Benevento. Questo libro eccezionale, che infrange tutti i tabù familiari, è già stato proclamato vincitore della dodicesima edizione del Premio Strega Giovani, in quanto libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da oltre 100 scuole secondarie di secondo grado distribuite in Italia e all’estero.

Un romanzo di liberazione, che scardina e smaschera il totalitarismo della famiglia.

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L'anniversario

di Andrea Bajani

Si possono abbandonare il proprio padre e la propria madre? Si può sbattere la porta, scendere le scale e decidere che non li si vedrà più? Mettere in discussione l’origine, …

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Premio Strega Ragazze e Ragazzi

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“Gatto Mo e gli amici del bosco” vince il Premio Strega Ragazze e Ragazzi

Il riconoscimento per il Libro d’esordio al Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2025 è stato assegnato a Yeonju Choi per il suo libro Gatto Mo e gli amici del bosco, tradotto da Giuliana Parziale.

Premio Campiello

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Alberto Prunetti nella cinquina del Campiello

È stata selezionata a Padova la cinquina finalista della 63^ edizione del Premio Campiello, concorso di letteratura italiana contemporanea promosso dalla Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto.

"Bella e perduta" di Paolo Rumiz

Scopri il libro e leggi un intervento esclusivo dell’autore dedicato a Giuseppe Garibaldi.

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Bella e perduta

di Paolo Rumiz

Cos’è oggi Garibaldi? È un linguaggio forte e liberatorio che rompe col politicamente corretto, stronca ogni rigurgito di fascismo e non teme di chiamare le cose col proprio nome. È …

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Una finestra sul mondo SEM

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Massimo Carlotto torna in casa SEM con un classico del noir europeo

La nuova introduzione all’edizione 2025. Questo paese è purtroppo privo di una civiltà giuridica in grado di affrontare serenamente il dibattito su giustizia e pena. Anni di propaganda e politiche securitarie hanno eroso le basi di una cultura del diritto che, in passato, aveva sviluppato esperienze positive nel rispetto del dettame costituzionale, secondo cui la pena deve avere carattere rieducativo e non punitivo.

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