Cosa resta dell’eredità delle nonne, delle madri, di tutte le donne venute prima di noi?
A questo interrogativo tenta di rispondere Aurora Tamigio nel suo romanzo d’esordio, Il cognome delle donne, che in breve tempo è diventato un vero e proprio caso letterario.

Un successo di pubblico ma anche di critica: dopo essersi aggiudicato il premio letterario iOdonna dedicato alle eroine di oggi, il libro è recentemente entrato a far parte dei sei finalisti del premio Bancarella.

Romanzo familiare dal respiro ampio e dal passo veloce, Il cognome delle donne trascina il lettore come un fiume e tratteggia dei personaggi indimenticabili.

All’origine c’è Rosa. Nata nella Sicilia di inizio Novecento, cresciuta in un paesino arroccato sulle montagne, rivela sin da bambina di essere fatta della materia del suo nome, ossia di …

Leggi un capitolo inedito tratto da Il cognome delle donne di Aurora Tamigio. Nella bottega della sarta si tagliano i tessuti, si accorciano le gonne, così come nella bottega dello scrittore si tagliano dettagli, personaggi...

Tra i candidati al Premio Strega 2024 c’è invece il romanzo di Valentina Mira, accusata di revisionismo storico da parte di diversi esponenti della destra. L’autrice risponde alle critiche e sostiene: “Confusione strumentale, ma sono e resto antifascista”.

Valentina Mira, autrice del romanzo Dalla stessa parte mi troverai, nella dozzina dei libri finalisti al premio Strega 2024, è stata attaccata dalla destra con l’accusa di revisionismo sul caso Acca Larentia.

Nella dozzina finalista all’ultima edizione del Premio Strega anche Romanzo senza umani di Paolo Di Paolo, libro che intreccia il tema della memoria a quello dell’amicizia per capire che cosa ricordano, gli altri, di noi.