Riccardo Staglianò: Grattacielo da record a Dubai la Grollo Tower

05 Marzo 2003
Roma - È sempre molto rischioso, per un grattacielo, conferirsi il grado di "più alto del mondo". Se nella mattinata del 27 febbraio il Lower Manhattan Development annunciava di aver scelto Daniel Libeskind per realizzare le Nuove torri gemelle che con i loro 541 metri avrebbero stracciato i 452 delle Petronas Towers di Kuala Lumpur, nel medesimo pomeriggio circolava la notizia che a Dubai sarebbero iniziati a breve i lavori per un edificio tra i 520 e i 600 metri di altezza. Il più alto del mondo, quindi, sino al prossimo sorpasso. Nonostante l´11 settembre e tutti i ragionamenti sull´opportunità di continuare a costruire palazzi con centinaia di piani vulnerabili e difficili da evacuare, i costruttori di grattacieli non soffrono di vertigini.
Di certo non l´australiano gruppo Grocon che realizzerà, assieme alla più grande impresa edile degli Emirati Arabi Uniti, il "Burj Dubai" ("la torre di Dubai"), i cui lavori inizieranno tra due mesi. Grocon sta per "Grollo Construction" e Grollo è il nome della famiglia italiana che da tre generazioni lo gestisce, dal fondatore Luigi emigrato dal trevigiano nel '28, al neo-pensionato Bruno che l´ha fatta prosperare sino ai due figli Adam e Daniel che hanno firmato il contratto da 3 miliardi di dollari australiani (pari a 1,68 miliardi di euro) e stabilito il nuovo primato di altezza edilizia. "Sono molto orgoglioso di loro - ha detto all´Herald Sun il sessantunenne tycoon, uno degli uomini più ricchi d´Australia - anche se non è proprio il coronamento del mio sogno. Avrebbe dovuto essere costruito a Melbourne, nel '99". Allora un piano identico ma da 1 miliardo di dollari australiani per l´edificio che doveva chiamarsi "Grollo Tower" fu rifiutato all´ultimo momento dalle autorità locali, per disaccordi sull´entità e l´erogazione dell´anticipo sui lavori. Il gruppo aveva già avuto grane con il governo per vicende di tasse e si era dovuto difendere, con successo, dall´accusa di aver tentato di corrompere dei finanzieri che indagavano sui suoi libri contabili. L´incidente di Melbourne e poi la morte della moglie nel dicembre del 2001 spensero ulteriormente gli entusiasmi del patriarca che decise di passare il timone dell´azienda ai figli. Che non avevano alcuna intenzione di rinunciare a rincorrere il record. Secondo l´accordo con l´araba Emaar Properties la Burj Tower sorgerà sull´isola artificiale costruita nella capitale e che ospiterà oltre 22 mila appartamenti. "Sarà una vera e propria città nella città - ha dichiarato al Gulf News il presidente della Emaar, Mohammed Ali Alabbar - che combinerà aspetti residenziali e commerciali, con hotel, boulevard e zone verdi, oltre a uno dei più grandi centri commerciali del mondo". Su tutto spiccherà la torre che, in un modellino pubblicato nei giornali australiani, ha una forma vagamente conica e un´altezza che fa sembrare dei nani tutti gli edifici che gli stanno intorno. Ma Bruno Grollo ha altro cui pensare: "Mi sono dimesso dal business, ma non dalla vita", ha confessato nei giorni scorsi, in un´intervista esclusiva al principale quotidiano dell´Oceania, in cui sorride accanto alla nuova compagna, la cinquantottenne Pierina Pegoraro, italiana di Victoria.

Riccardo Staglianò

Riccardo Staglianò (Viareggio, 1968) è redattore della versione elettronica de "la Repubblica". Ha scritto a lungo di nuove tecnologie per il "Corriere della Sera" ed è il cofondatore della rivista …