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In questo libro Danilo Zolo sostiene una ricostruzione della teoria democratica. L'autore critica i luoghi comuni del folclore democratico e denuncia, con preveggente anticipo, i rischi della videocrazia. Secondo Zolo, le categorie del nostro lessico democratico - sovranità popolare, consenso, pluralismo, opinione pubblica, rappresentanza ecc. - sono ingenue e elementari, prive di capacità analitica in società complesse e informatizzate, sempre più dominate dal potere persuasivo dei 'media'. In alternativa propone l'elaborazione di una teoria "post-rappresentativa" che si ispiri alla tradizione del realismo politico, da Machiavelli a Marx, a Weber. Di questa tradizione accoglie l'idea fondamentale: il carattere essenziale della politica è la sua mancanza di imparzialità, è il suo esplicito particolarismo morale.

Danilo Zolo
Danilo Zolo ha insegnato Filosofia del diritto e Filosofia del diritto internazionale nella facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Firenze. È stato Visiting Fellow in numerose università inglesi e statunitensi e …
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