La cucina di casa italiana è cambiata di più negli ultimi trent’anni che
nei due secoli precedenti. Si pensi alle tecniche nuove, come il teflon, che ha
permesso praticamente di eliminare i grassi. Si pensi a come sono cambiati i
prodotti, sempre nuovi e numerosi, si pensi alla frollatura della carne e alla
comparsa dei pesci, al sottovuoto e alla porzionatura fatta all’origine. I
libri di cucina se ne sono accorti poco. Vittime della mistica della Tradizione
e del Territorio, continuano a proporre gli stessi piatti, con gli stessi
ingredienti, la stessa (presunta) cucina regionale di una volta che non esiste
più, tirando inevitabilmente la volata ai 4 salti in padella che spopolano.
Questo è un libro diverso. Per quattro motivi. 1. Considera sempre la nuova
offerta degli ingredienti, i prodotti veramente disponibili in un buon negozio o
al supermercato. 2. Affronta i passaggi reali legati oggi alla cottura, dall’utilizzo
delle basi a tutti i trucchi per semplificare e velocizzare l’esecuzione,
migliorando al contempo i risultati. Il metodo contro l’improvvisazione. 3.
Tutte le ricette sono ghiotte e interessanti, ma assolutamente semplici, alla
portata di qualunque appassionato. Le lavorazioni complesse sono bandite. 4. è
scritto con levità e gusto del racconto. Ed è condito – ça va sans dire –
con aneddoti, avvertimenti scherzosi, citazioni.