Descrizione
Ognuno di noi è il risultato di un corpo ricevuto per eredità biologica e di stampi anonimi (lingua, cultura, istituzioni), le cui impronte rielabora in forma inconfondibilmente personale. A lungo, in Occidente, questi processi d’individuazione sono stati garantiti dalla fede nel loro inamovibile fondamento: l’anima immortale.
Con la progressiva erosione di tale sostegno, ha inizio la consapevole costruzione dell’individualità mediante gli strumenti artificiali della politica e dei saperi scientifici. Attraverso tecniche di ingegneria umana, il potere, interiorizzandosi, rende il singolo più facilmente plasmabile, invadendone la coscienza. Nello stesso tempo, la disarticolazione e la scissione del presunto carattere monolitico della personalità permettono una sua diversa ricomposizione entro inediti orizzonti di libertà.
Il libro analizza storicamente e teoricamente tali vicende avendo come sfondo il periodo che va dalla fine del Seicento alle soglie del presente, ma come primo piano la fase politica d’incubazione e di sviluppo dei fascismi e quella filosofica, scientifica e letteraria del fiorire di progetti di potenziamento o di negazione dell’individualità e di sviluppo delle scienze della vita.
Come sottrarsi all’oblio dei condizionamenti che ci hanno plasmato e dei desideri che ci orientano? Come evitare di trasformarci in uomini e donne d’allevamento, un tempo domati dalla violenza di chi proponeva la creazione dell’‟uomo nuovo” e ora spesso appagati dal più agevole accesso alla soddisfazione di bisogni e desideri legittimi, ma per millenni inibiti: cibo, sesso, divertimento? Come rapportarci al ‟demone che tiene i fili” del nostro destino, rendendoci conto di come siamo divenuti quel che siamo e di ciò che potremmo ancora essere?
Contro il diffuso fast food intellettuale, questo volume mira a rispondere a simili domande con riflessioni rigorose, documentate e avvincenti.
Premi e Riconoscimenti
- 2003 - Premio Nazionale Padula città di Acri - Premio Nazionale Padula città di Acri
Conosci l’autore
Remo Bodei
Remo Bodei (1938-2019) ha insegnato Storia della filosofia ed Estetica alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa, ha studiato e insegnato in diversi atenei europei e americani, tra cui la Ucla di Los Angeles. Tra gli ultimi suoi lavori pubblicati: Piramidi di tempo. Storie e teoria del déjà vu (il Mulino, 2006); Gli uomini davanti alla natura selvaggia (Bompiani, 2008); La vita delle cose (Laterza, 2009); Ira. La passione furente (il Mulino, 2011); Immaginare altre vite (Feltrinelli, 2013); Generazioni. Età della vita, età delle cose (Laterza, 2014); La civetta e la talpa. Sistema ed epoca in Hegel (il Mulino, 2014); Ordo amoris. Conflits terrestres et bonheurs célestes (Les Belles Lettres, 2015). Con Feltrinelli ha pubblicato anche: Geometria delle passioni (1991), Destini personali (2002) La filosofia del Novecento (e oltre) (2015). Nei “Classici” Feltrinelli ha curato Sul tragico (1994) di Hölderlin e scritto l’introduzione a Uno, nessuno e centomila (2007) di Pirandello.
Extra
Dettagli
- Marchio:
- FELTRINELLI
- Data d’uscita:
- Novembre, 2002
- Collana:
- Campi Del Sapere
- Pagine:
- 488
- Prezzo:
- 26,00€
- ISBN:
- 9788807103384
- Genere:
- Saggistica, Università