La mia storia

di Lang Lang

Quando il piccolo Lang Lang riceve un pianoforte per il terzo compleanno, non sa che per molto tempo quello strumento sarà il suo unico amico. I genitori – entrambi discendenti da famiglie in cui la musica ha da sempre esercitato un ruolo centrale ed entrambi drammaticamente segnati dalla Rivoluzione culturale – hanno stabilito il suo futuro: Lang Lang deve farcela, deve diventare il numero uno, deve dimostrare a tutto il mondo il suo genio e, soprattutto, deve realizzare i sogni che a loro sono stati negati.
Il padre costringe Lang Lang a giornate di sofferenze estreme. Ore e ore chino sulla tastiera, insegnanti violenti, cibo e acqua razionati. L’unica pausa è costituita da una mezz’ora di tv per guardare Tom&Jerry.
All’età di sette anni, Lang Lang – dopo essere vissuto due anni ostaggio del padre in un sobborgo di Pechino esercitandosi per dodici ore al giorno – entra al conservatorio della capitale. Da qui in poi è un crescendo di esibizioni, concorsi vinti e borse di studio, fino all’approdo negli Stati Uniti, dove a soli diciotto anni diventa uno dei più noti pianisti al mondo.
La mia storia è la testimonianza di uno dei grandi geni creativi del ventunesimo secolo, ma è anche molto di più. Con uno stile asciutto Lang Lang descrive lucidamente la Cina post Rivoluzione culturale, presa in un gorgo in cui si alternano aperture e volgarità, antica corruzione e nuova fratellanza con il capitale globale.
Lang Lang compone un personale romanzo di costruzione. La costruzione di un genio.
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Lang Lang

Lang Lang (Shenyang 1982) ha cominciato a suonare il pianoforte all'età di tre anni e da allora non ha mai smesso. Diplomato al conservatorio di Pechino, ha collaborato con le …
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  • Marchio: FELTRINELLI
  • Data d’uscita: 7 Ottobre 2009
  • Collana: Varia
  • Pagine: 272
  • Prezzo: 16,15 €
  • ISBN: 9788807490880
  • Genere: Saggistica
  • Traduttore: Laura Noulian
Lang Lang, l'acrobata del pianoforte. Leggi l’intervista

Lang Lang, l'acrobata del pianoforte. Leggi l’intervista

Ha cominciato a due anni, a nove un'insegnante gli consigliò di lasciar perdere. Ora a ventisette è il concertista più richiesto al mondo, osannato da milioni di fan anche giovanissimi.
Il ragazzo che ama i videogiochi, si veste come un icona pop e che in America chiamano Bang Bang confessa: "La vostra musica per noi cinesi è fresca e nuova, e una sinfonia di Mahler si ascolta come una scoperta”.

Sono sexy (ma solo quando suono). Intervista a Lang Lang

Quando si incontra qualcuno che ha il tocco del genio, si avverte una sensazione fisica difficile da descrivere. E come un frizzare di bollicine di champagne, un senso di espansione. Questo spiega forse perché, tra i virtuosi del piano del nostro pianeta, Lang Lang è quello che il ‟Time” annovera tra le 100 persone più influenti del globo, ‟People” al numero 10 nella classifica dei 16 uomini più sexy. E i più grandi direttori d'orchestra al mondo, da Barenboim a Mehta, lo vogliono. Se ci si è persi la cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino, con Lang Lang atleta dei tasti, basta fare un giro su YouTube, e ascoltarlo alle prese con Strauss, e la voglia di sentirlo dal vivo registra un'impennata.