Descrizione

Scandita in quattordici capitoli, ognuno dei quali fa il punto su una fascia di tendenze tra loro omogenee, questa storia dell'arte contemporanea offre una sintesi unica nel suo genere. Sebbene alcune figure ricevano un'attenzione maggiore, l'intento dell'opera non è mai quello di privilegiare le singole personalità, ma di risalire ogni volta al nocciolo dei problemi, e non solo in riferimento alla vita interna dell'arte, ma anche in collegamento con gli altri aspetti della cultura del nostro tempo, articolata a sua volta nel livello "alto" delle idee e in quello basso-materiale della tecnologia. Infatti il cammino dell'arte contemporanea è visto, in sostanza, come la tensione dialettica tra due modelli, l'uno dei quali volto a raggiungere una sintonia tra la sensibilità dell'uomo e una tecnologia di specie meccanica, fondata cioè sulle macchine mosse dell'energia termica, mentre l'altro modello si ispira all'avvento dell'elettronica, in cui molti sono ormai disposti a vedere il tratto caratterizzante della nostra condizione postmoderna. Meccanomorfismo e elettromorfismo sono così i due poli tra i quali appare tesa la vicenda dell'arte contemporanea: poli che beninteso non sempre sono apparsi allo scoperto, ma che anzi hanno dato luogo a molte varianti e manifestazioni anche deviate e improprie. Il meccanomorfismo trionfa senza dubbio nel Cubismo e nelle altre tendenze costruttiviste e neoplastiche del primo Novecento. L'elettromorfismo trova un preannuncio nello spazio "romantico" del primo Cézanne, o negli aneliti mistici dei Simbolisti, per manifestarsi già in forma diretta con i Futuristi, e sopprattutto con i Dadaisti, i più risoluti nell'abbandonare la superficie dipinta per avventurarsi nello spazio dei processi mentali. D'altra parte i Metafisici, con De Chirico in testa, intuiscono l'altra faccia della rivoluzione elettronica, quella che porta a memorizzare tutti i dati del passato e a riproporli in combinazioni inedite. Le ricerche del secondo Novecento ereditano tali intuinzioni, accettando il compito di estenderle e di moralizzarle. Ecco allora l'orgia di vitalismo da parte delle tendenze Pop e Optical; lo sviluppo sistematico delle premesse dadaiste attuato dalle poetiche concettuali e comportamentali; e infine il clima di rivisitazione e di citazionismo che caratterizza l'ultimo scorcio del secolo.

Conosci l’autore

Renato Barilli

Renato Barilli (1935) già docente di Fenomenologia degli stili all’Università di Bologna, è autore di numerosi volumi di estetica, fra cui: Scienza della cultura e fenomenologia degli stili (il Mulino, 1991), Corso di estetica (il Mulino, 1989, 1995) e Corso di retorica (Mondadori, 1995); di critica letteraria, fra cui studi su Pascoli, Pirandello, Svevo, D’Annunzio, la neoavanguardia; e di critica d’arte. Con Feltrinelli ha pubblicato: L’azione e l’estasi (1967), Informale, Oggetto, Comportamento in due volumi, La ricerca artistica negli anni ’50 e ’60 e La ricerca artistica negli anni ’70 (1979), L’arte contemporanea (1984, 2005), Il ciclo del postmoderno. La ricerca artistica negli anni ’80 (1987), L’alba del contemporaneo. L’arte europea da Füssli a Delacroix (1996), Maniera moderna e Manierismo (2004) e Prima e dopo il 2000. La ricerca artistica 1970-2005 (2006).

Scopri di più >>

Extra

Dettagli

Marchio: 
FELTRINELLI
Data d’uscita: 
Gennaio, 1988
Collana: 
Campi Del Sapere
Pagine: 
368
Prezzo: 
45,00€
ISBN: 
9788807100536
Genere: 
Saggistica, Università