Il cacciatore nero
Forme Di Pensiero E Forme D'Articolazione Sociale Nel Mondo Greco Antico
Il cacciatore nero è l’opera maggiore di uno dei massimi studiosi viventi del mondo antico. In queste pagine Vidal-Naquet non offre solo studi straordinariamente ricchi, innovativi, leggibili di un insieme di questioni specifiche di storia dell’età greca: lo statuto dei giovani, delle donne, degli schiavi nel mondo omerico e ateniese, i guerrieri, gli artigiani, la città, la terra. Vidal-Naquet mostra piuttosto, attraverso questi singoli ‟affondi”, l’unità di una cultura attraverso le sue diverse fasi e le sue molteplici manifestazioni: mitologiche, letterarie, politiche, sociali, filosofiche. La posta in gioco risulta, così, molto più alta rispetto a quella, pur rilevante, di una tradizionale storia del mondo antico, e anche rispetto a quella di una microstoria o di un’antropologia generale dell’uomo greco. Le risorse della storiografia, della filologia e dell’antropologia vengono infatti fatte convergere, in Il cacciatore nero, in direzione di una più ampia e radicale indagine intellettuale intorno ai meccanismi attraverso i quali una cultura produce senso, ai modi e alle fonti e ai limiti della ‟sensatezza” delle cose e del mondo in cui vive e abita una determinata umanità.
Il libro, uscito in edizione ridotta per Editori Riuniti nel 1988, viene ripubblicato nella versione completa.
Il libro, uscito in edizione ridotta per Editori Riuniti nel 1988, viene ripubblicato nella versione completa.
Pierre Vidal-Naquet
Pierre Vidal-Naquet (1930 - 2006), storico di fama internazionale, è stato direttore di ricerca all'école des Hautes Etudes en Sciences Sociales dal 1969 al 1990, anno in cui è succeduto …
Scopri di più sull’autore
Lo storico Pierre Vidal-Naquet, autore de Il cacciatore nero è morto nella notte tra il 28 e il 29 luglio 2006. Un articolo di Luciano Canfora, apparso sul ‟Corriere della Sera” del 31 luglio 2006 ne ricorda la figura.