Alessandra Levantesi: Quando “Buongiorno” significava veramente “Buongiorno”

15 Luglio 2004
Fiorello sarebbe Gesù? Ridente e bello, con le treccine alla rasta, si chiama Salvatore Salvatutti, e all'inizio di Cartoni animati, "regia di Franco Citti con la fraterna collaborazione di Sergio Citti", realizzato sei anni fa, parlando direttamente agli spettatori racconta della sua casa sull'acqua e di suo nonno, inventore delle scope volanti e di Miracolo a Milano di Vittorio De Sica: "Tanta gente con queste scope volanti salì in cielo e trovò un paese dove uno quando dice ‟Buongiorno” significa veramente ‟Buongiorno” e per questo non fecero più ritorno". Nel mondo di poveri comico e patetico del film, Fiorello è un venditore ambulante che va dappertutto al suono della musica scattante e briosa di Ennio Morricone, trasporta di tutto nella sua motocarrozzetta strapiena e scassata, vende tutto. Al cimitero (su una tomba, nella fotografia funebre il defunto mangia un gran piatto di spaghetti), fornisce fiori come panini con la mortadella. Al capannone abbandonato relitto industriale, ex fabbrica occupata dai senzatetto, vende sogni: le sue fiale colorate fanno sognare d'essere a Capri, in Giamaica, alle Hawaii o sulla neve mai vista (il realismo onirico è tale che il sognatore nero prende la polmonite); fanno sognare di stare con una donna esotica e bellissima, abbronzata e nuda come le ragazze dei calendari.
Parabola sociale: una industria giapponese che vuol trasformare il capannone offre agli abitanti un piccolo appartamento in una "unità abitativa": quelli accettano, subito attaccano a litigare, abbandonare i cani per strada, essere infelici, "La libertà è il frutto supremo di bastare a se stessi". Parabola sentimentale: Peppe e Maria formano una coppia più litigiosa che evangelica, cacciata per via delle facce da poveri dagli alberghi lussuosi; Franco Citti scappa sempre; Elide Melli è sempre vestita da sposa, ripete con accento sardo "Tu fai parte del mio destino", viene scambiata per la Madonna dal popolo festante e da Olimpia Carlisi che subito le fa preparare una montagna di bucatini. Cartoni animati (il titolo si riferisce magari al ritmo, alla comicità, all'ingenuità, alla violenza dei personaggi), nello stile pauperista e caldo dei fratelli Citti è molto divertente: e conferma quanto sia stupido, da parte del cinema italiano, trascurare il grande Fiorello.

Alessandra Levantesi

Alessandra Levantesi è critica cinematografica rispettivamente al "Corriere della Sera" e a "La Stampa". E' stata distributrice di film d'autore e organizzatrice di festival.