Alessandro Baricco porta in scena l’antica Grecia

12 Giugno 2023

Una Grecia specchio dei problemi del presente, questo il fulcro della pièce scritta e diretta da Alessandro Baricco e portata in scena il 29 giugno nella piazza del Duomo di Spoleto.

Tucidide. Atene contro Melo il titolo dello spettacolo, che vede l’autore in scena come voce narrante insieme a Stefania Rocca e Valeria Solarino. Si racconta la guerra del Peloponneso, ma lo sguardo è incredibilmente contemporaneo e lo scrittore ci regala una spietata riflessione su cosa rimane della Giustizia e del Diritto quando si trovano di fronte vincitori e vinti, vittime e carnefici.

“Non si scappa dall'antica Grecia, perché lì i nostri problemi sono in una forma aurorale, dunque chiarissima” racconta l’autore, per il quale del resto non si tratta della prima incursione nell’ambito del racconto storico e in particolare di quello ambientato nell’Antica Grecia: già nel 2004 Alessandro Baricco aveva offerto una propria personale rilettura della guerra di Troia in Omero, Iliade, sequenza di monologhi incentrata sul tema della guerra come desiderio, destino e condanna.

Per ragioni di salute l’autore non avrà modo di essere in scena, scegliendo quindi di concentrarsi sulla pura regia, particolarmente impegnativa considerata la natura musicale della messa in scena. Oltre al cast infatti sono presenti i 100 Cellos, straordinario ensemble di cento violoncellisti fondato e diretto da Giovanni Sollima, che cura anche le musiche originali dello spettacolo.

“Da regista sono convinto che quando si portano in scena i testi classici si debba restituirne l'emozione. E lo stupore di tutti quei violoncelli che hanno una energia pazzesca, vi assicuro è una vera meraviglia. Io li uso anche come scenografia, gli archetti sono lance, gli strumenti scudi... Il mio progetto è di portare in giro questo lavoro per tre anni, d'estate nei teatri di pietra e d'inverno nei teatri lirici, perché sono riti della memoria da fare con molta gente»

Il dialogo fra Atene e Melo costituisce il fulcro della pièce e pone domande fondamentali su etica e potere. Spiega Alessandro Baricco: “Quando c'è uno più forte e uno più debole, ci possiamo muovere su principi di giustizia, uguaglianza, umanità, moralità?”.

Impossibile non pensare all’Ucraina, eppure lo scrittore ci tiene a specificare che il paragone con il nostro presente non è obbligatorio: “Se si vuole, Atene fa la parte degli USA, comanda un'alleanza militare in tutto simile alla Nato, ed è la grande potenza che protegge creando un suo impero economico e militare. Ma sia chiaro che non è uno spettacolo sull'attualità, non è un talk show».

Alessandro Baricco

Nato a Torino nel 1958, si laurea in Filosofia con una tesi in Estetica. L'amore per la musica e per la letteratura ispireranno sin dagli inizi la sua attività di …