Michele Serra: L'amaca di sabato 2 agosto 2008

05 Agosto 2008
Il sedicente "regista splatter" arrestato per stupro a Firenze insieme a sei altri giovani compari ha avuto l’immeritato onore di vedere riportate su quasi tutti i giornali le immagini dei suoi lavoretti, ispirati (dice lui) dal satanismo e dalla tequila. Vernice rossa a litri e occhi strabuzzati: così qualunque imbecille può approdare su YouTube. Come in precedenti vicende finite altrettanto male, con vittime innocenti e colpevoli da quattro soldi, colpisce, anzi stordisce, la gratuita imbecillità con la quale si frequenta il Male. Non serve essere Dante, ma bisognerebbe essere almeno Stanley Kubrick, o per vie più pop Dario Argento, per maneggiare una materia così densa senza fare la figura del poveraccio. Il problema è: quale tipo di selezione o di vaglio, oggidì, tutela i poveracci dalla loro propria mediocrità, e peggio dalla propria esaltazione che spesso sfocia in violenza e dolore (altrui)? Si esalta Internet perché "non ha filtri", e si capisce quanto di buono questa estrema fluidità porti con sé quanto a libertà e diritto di parola. Ma perfino la più sciamannata delle assemblee, il più lasco dei club, il più scadente dei movimenti politici innesca, a un certo punto, il salutare rigetto degli elementi da strapazzo, sepolti dalle pernacchie o allontanati da vigilanti nerboruti. Se a questo sciagurato qui, come a tanti altri, qualcuno avesse suggerito per tempo che non era all’altezza di Satana, e nemmeno della tequila, forse farebbe il ragioniere.

Tutti i santi giorni di Michele Serra

Scrivere tutti i giorni, per anni, usando il materiale che la cronaca, la politica, il costume ci rovesciano addosso a ritmo forsennato. Scrivere cercando di rifare un poco di ordine, di ridare un minimo di significato alle notizie, agli umori pubblici e privati, alle proprie reazioni. Scrivere com…