There is (NO) alternative - Altre economie: resistenze alla globalizzazione

14 Gennaio 2019

Il ciclo There is no alternative

Lo slogan “There is no alternative”, coniato da Margaret Thatcher, spiegava come non ci fossero alternative al sistema neoliberista: capitalismo e globalizzazione erano l’unica strada per lo sviluppo della società. Un pensiero che ha influenzato culture politiche e mentalità collettive al punto da disincentivare ogni tentativo di cercare una possibile alternativa al sistema egemone. Ciononostante, idee e sperimentazioni per proporre “nuove economie” non si sono fermate.

Con questo ciclo di quattro appuntamenti, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli approfondisce pratiche ed esperienze che in tutto il mondo danno vita a piccole e grandi utopie economiche. Una rassegna con diversi punti di vista: dalla critica delle scelte del Fondo Monetario Internazionale ai percorsi di intellettuali che hanno non solo rivisto le loro previsioni ottimistiche sulla globalizzazione ma mostrato le contraddizioni delle diverse forme che il capitalismo ha prodotto nel mondo.

Terzo appuntamento – Altre economie: resistenze alla globalizzazione

Cuba cambia e si evolve, continuando la sua ricerca di un modello alternativo. Costringe a parlare ancora di sé perché ha resistito alla crisi degli anni ’90, ha creato gli anticorpi al sistema della globalizzazione, e continua a essere un’alternativa anche con la svolta a destra dell’America Latina e la profonda crisi dell’alleato venezuelano.

Con questo ciclo di seminari la Fondazione Feltrinelli si muove alla ricerca di “alternative”, di spunti, suggestioni, che possano ispirare un ripensamento del nostro capitalismo della globalizzazione. A Cuba questa ricerca non è solo teorica – nel dipartimento in cui Zoe Medina Valdés insegna si trovano, al piano XI, due porte che si fronteggiano nello stesso corridoio: da un lato, la targhetta Capitalismo,  sulla porta di fronte la targhetta Socialismo – ma di immediata concretezza: negli ultimi anni, in particolare con l’approvazione dei cosiddetti Lineamientos, linee guida votate nel 2011 dal VI Congresso del Partito Comunista, si è deciso di procedere a una “attualizzazione” del modello, per continuare la costruzione del socialismo.

Come perseverare nel garantire accesso a sanità e educazione gratuite per tutti, in un contesto internazionale sfavorevole e con un’economia sostanzialmente stagnante da molti anni? Come riuscire ad alzare i salari di medici e insegnanti per evitare che emigrino o diventino tassisti, affittacamere o guide turistiche nell’isola, attività ben più redditizie? Come reagire al rapido invecchiamento della popolazione, i cui indicatori di salute sono ai livelli dei Paesi industrializzati, ma le cui pensioni non sono sufficienti a garantire un livello di vita accettabile? Come rendere le nuove generazioni protagoniste di un modello così difficile da sostenere?

Con Altre economie: resistenze alla globalizzazione che avrà luogo giovedì 17 gennaio, intendiamo proporre una riflessione su queste domande, per capire, a 2 anni dalla morte di Fidel Castro, e nei giorni del progressivo ritiro dalla scena pubblica anche del fratello Raul (da un anno è in carica il primo presidente non appartenente al gruppo di barbudos che ha fatto la Rivoluzione), quanto Cuba continui a essere altra rispetto al modello economico dominante, e quanto sia resistente  alla globalizzazione.

 

Biografie dei partecipanti

Zoe Medina Valdés: Professoressa di economia dello sviluppo presso la Facoltà di economia dell’Università dell’Avana, e in corsi di dottorato presso alcune università equadoriane. In passato,dopo aver conseguito un master all’Università di Roskilde (Danimarca), ha coordinato il corso internazionale Paradigmi e modelli di sviluppo in America Latina, organizzato dalla CEPAL (ONU), e vari progetti istituzionali nell’accademia cubana e per il governo.

Helen Yaffe: Professoressa all’Università di Glasgow e visiting fellow alla London School of Economics (presso il Latin American and Caribbean Centre), ha pubblicato rececentemente We Are Cuba!: How a Revolutionary People Have Survived in a Post-Soviet World. Tra i suoi precedenti lavori, Che Guevara: The Economics of Revolution, una dettagliata analisi del pensiero economico di Ernesto Guevara.

 

Ingresso libero e gratuito fino esaurimento posti

Non è prevista prenotazione, pertanto si consiglia al pubblico di raggiungere la sede con 15 minuti di anticipo

There is (NO) alternative - Altre economie: resistenze alla globalizzazione