Shalom Alechem

Shalom Alechem, pseudonimo di Shalom Rabinovic (1859-1916), fu per qualche tempo rabbino, poi commerciante senza fortuna, prima di dedicarsi alla letteratura. Cominciò a scrivere in ebraico ma passò ben presto allo yiddish, lingua allora disprezzata, sotto lo pseudonimo di Shalom Alechem (che in ebraico significa “la pace sia con voi”). Scrisse racconti, articoli, recensioni, opere teatrali e poesie in yiddish, ebraico e russo. In seguito a un pogrom nel 1905, Alechem si trasferì negli Stati Uniti. Iniziò poi a girovagare per America e Europa e a riscuotere popolarità nel mondo. La storia di Tewje il lattivendolo (Feltrinelli, 2000) ha avuto una versione teatrale ed è diventato prima un musical, poi un film col titolo Il violinista sul tetto (1971). Tra le sue altre opere ricordiamo: le poesie Il fascio di fiori, il dramma È difficile essere ebrei, i romanzi Jossele Solovei e Marienbad, i racconti Menachem Mendel. L’autobiografia Tornando dalla fiera è stata pubblicata da Feltrinelli nel 1987.