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Tommaso Campanella (Stilo di Calabria, 1568 - Parigi, 1639) fu uno tra i più importanti filosofi tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento. Frate domenicano, lettore di Erasmo, Ficino e Telesio, studiò con Della Porta magia naturale e occultismo. Dopo aver subito diversi processi per eresia, nel 1597 organizzò una congiura antispagnola. Scoperto, venne condannato al carcere perpetuo, dove scrisse gran parte delle sue opere. Liberato nel 1626, cercò di motivare papa Urbano VII a una riforma radicale della Chiesa. In seguito, accusato ancora una volta di complottare contro la Spagna, fuggì presso Luigi XIII di Francia. Con Feltrinelli, La città del Sole (1991), sull’utopia della città ideale.