Donatien-Alphonse-François de Sade

Donatien-Alphonse-François de Sade (1740-1814) è stato uno scrittore a cavallo tra fine Settecento e Ottocento. Più volte incarcerato per reati connessi alle sue pulsioni sessuali, è considerato uno dei più estremi esponenti del pensiero filosofico libertino. Oltre a Le centoventi giornate di Sodoma (scritto nel 1785 ma pubblicato nel 1904), tra le sue opere anche Justine o le disavventure della virtù (1791), La filosofia nel boudoir (1795) e La nuova Justine (1799). Ha scritto numerosissime opere teatrali e saggi di tenore politico. Rivalutato dal movimento surrealista, secondo molti critici letterari (tra cui Mario Praz) la sua influenza avrebbe segnato in modo importante, seppur sotterraneamente, l’intera letteratura dell’Ottocento. Feltrinelli ha proposto nei suoi "Classici" in Universale Economica Le centoventi giornate di Sodoma (2014).

Le centoventi giornate di Sodoma di Donatien-Alphonse-François de Sade

“Quando, il 14 luglio 1789, la serratura della Bastiglia cedette e la sommossa liberatrice riempì i corridoi della folla, la cella di Sade era vuota. Alcuni giorni prima, il 4 luglio, il governatore aveva chiesto il trasferimento di questo personaggio, il cui umore andava tanto d&rs…