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Hans Magnus Enzensberger (Kaufbeuren, 1929), giornalista, professore universitario, poeta, traduttore e saggista, è tra i più importanti intellettuali e poeti tedeschi contemporanei. Tra le sue opere pubblicate in Italia ricordiamo: La fine del Titanic (Einaudi, 1980), La furia della caducità (SE, 1987), Dialoghi tra immortali, morti e viventi (SE, 1989), La grande migrazione (Einaudi, 1993), Prospettive sulla guerra civile (Einaudi, 1994), Il mago dei numeri (Einaudi, 1997), Politica e crimine (Bollati Boringhieri, 1998), Ma dove sono finito? (Einaudi, 1998), Zig zag (Einaudi, 1999), Più leggeri dell’aria (Einaudi, 2001), Esterhazy. Storia di un coniglio, scritto con Irene Dische (Einaudi, 2002), Gli elisir della scienza (Einaudi, 2004), Che noia la poesia, scritto con Alfonso Berardinelli (Einaudi, 2006), Hammerstein o dell’ostinazione (Einaudi, 2008), Panopticon (Einaudi, 2018). Con Feltrinelli ha pubblicato: Poesie per chi non legge poesia (1964), Questioni di dettaglio (1965; e/o, 1998), Letteratura e /o rivoluzione (1970), Interrogatorio all’Avana (1971), La breve estate dell’anarchia. Vita e morte di Buenaventura Durruti (1973, 2018).