Roman Jakobson

Roman Jakobson (1896-1982), linguista e semiologo, partecipò ancora studente alla formazione del circolo linguistico di Mosca (1915) e, trasferitosi in Cecoslovacchia dopo la Rivoluzione, fu uno dei fondatori del Circolo di Praga (1926) nel cui ambito fu coautore delle celebri Tesi per il I Congresso dei filologi slavi (1929). Stabilitosi negli Stati Uniti dopo l’invasione nazista della Cecoslovacchia, ha insegnato nelle maggiori università americane, dalla Columbia a Yale, a Harvard, al Mit. Tra le sue opere ricordiamo: Il farsi e il disfarsi del linguaggio (1971), Una generazione che ha dissipato i suoi poeti. Il problema Majakovskij (1975), Premesse di storia letteraria slava (1975), La linguistica e le scienze dell’uomo (1978), Lo sviluppo della semiotica (1978), “Hölderlin”. L’arte della parola (con Grete Lübbe-Grothues; 1979), Magia della parola (1980), Poetica e poesia (1985). Saggi di linguistica generale è stato pubblicato per la prima volta da Feltrinelli nella collana “Fatti Idee Saggi Biografie” nel 1966.

La cattura

La cattura

di Salvo Palazzolo, Maurizio de Lucia