Søren Kierkegaard

Søren Aabye Kierkegaard nasce a Copenaghen il 5 maggio 1813. Figlio di un facoltoso commerciante e della sua ex domestica sposata in seconde nozze, fu educato a un cristianesimo severo di impronta pietista. Ultimo di sette figli, visse la morte precoce di cinque dei fratelli e della madre come una punizione divina abbattutasi sulla famiglia per una misteriosa colpa del padre. Istrionico flâneur di giorno e disperato penitente di notte, concluse a fatica ma brillantemente gli studi di filosofia e teologia nel 1840 e, abbandonata inspiegabilmente la promessa sposa Regine Olsen, decise di non intraprendere né la carriera universitaria né quella pastorale. “Soldato di frontiera” tra mondo ideale e mondo reale, dedicherà tutta la vita alla missione di scrittore “senza autorità”, feroce critico della filosofia come Sistema e del cristianesimo come ordine stabilito, fino alla prematura morte avvenuta nel 1855. Nei "Classici" Feltrinelli, Diario del seduttore (2019).

Il giglio nel campo e l'uccello nel cielo di Søren Kierkegaard

“Che cos’è la gioia? Che cos’è l’essere gioiosi? È essere davvero presenti a se stessi.”Pubblicate tra il 1849 e il 1851, le quattro brevi opere qui raccolte ci mostrano l’ultimo Kierkegaard: un uomo che, alla fine della sua attività letterari…