Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
Asya e Manu hanno lasciato i loro paesi e le famiglie d’origine e raggiunto una grande città. Una condizione oggi comune alla gioventù, alla ricerca di un proprio posto nel mondo e attratta dall’idea di ridefinire liberamente la propria esistenza, senza gli usi e i costumi delle generazioni precedenti.
Come coloro che non hanno radici nel luogo in cui vivono, Asya, documentarista, e Manu, impegnato in un ente non-profit, sono sedotti dalla città che li ospita, frequentano caffè e case di amici, si immergono nella cultura locale con lo sguardo curioso e interrogativo di antropologi, affascinati dalle abitudini e dai comportamenti altrui e con il desiderio di comprendere come trovare bellezza e felicità nella precarietà della loro esistenza.
Lontani, giungono gli echi delle vicende dei familiari, i genitori che invecchiano, i nonni che si ammalano, i nipoti che crescono.
Con una scrittura che penetra magistralmente nei dettagli della vita quotidiana, Ayşegül Savaş descrive la giovane coppia in un momento cruciale: quello in cui si tratta di diventare adulti, affrontare la vita coniugale e mettere radici. Come farlo senza perdere il legame con le tradizioni da cui entrambi provengono? Come diventare una famiglia senza rinunciare agli amici con cui si è condivisa la giovinezza e l’intensa frequentazione della città?
Esplorazione intima della migrazione culturale, della vulnerabilità umana e della tensione tra ciò che ci lasciamo alle spalle e ciò che scegliamo di portare con noi, Gli antropologi illumina la condizione dell’amore nell’epoca in cui il cosmopolitismo è ancora nella terra di mezzo della fine del vecchio mondo e dei primi vagiti del nuovo.
Miglior libro dell’anno per “The New Yorker”, “Time Magazine”, “Vanity Fair” e “New York Magazine”.
Tra i cinque romanzi dell’anno preferiti da Barack Obama.
“Ayşegül Savaş celebra la ‘sottile grazia’ della vita normale di una coppia. Incantevole!” - The New York Times
“Gli antropologi parla di amore, giovinezza e del più profondo e sfuggente dei soggetti: la felicità. Delicato, saggio e arguto, un romanzo meraviglioso di una delle mie scrittrici preferite.” - Katie Kitamura
“Una meditazione erudita ed elegante sulla vita moderna e sull’amore moderno… Non lasciatevi ingannare dal tono pacato e apparentemente distaccato di Savaş: sotto si nascondono strati di saggezza, delicatezza e sottigliezza… una creazione straordinaria.” - The Guardian