Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
Tra sogni a occhi aperti e famiglie che si reinventano tra i fornelli, un romanzo sulla solitudine e sulla gioia di condividere.
“Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina.” Così comincia il romanzo con cui Banana Yoshimoto conquista i lettori di tutto il mondo. È la storia di Mikage, che dopo la morte della nonna adorata si ritrova sola al mondo e si perde a fantasticare su quello strano luogo di passaggio, di preparazione, che sono le cucine. Che siano nuovissime e luccicanti o vecchie e vissute, iniziano a riempire i sogni della protagonista, in cui rappresentano il calore di una famiglia sempre desiderata e mai avuta. Così, quando viene invitata a pranzo dall’amico Yūichi, Mikage inizia a pensare che quella famiglia potrebbe diventare la sua, almeno nell’immaginazione. E visto che di fantasia si tratta, che male c’è se il padre di Yūichi si trasforma per lei nella madre? In un crescendo tragicomico di ambiguità, Banana Yoshimoto affronta il tema della solitudine giovanile, rivelandoci un Giappone sconosciuto e inaspettato.
Banana Yoshimoto (Tokyo, 1964) ha conquistato un grandissimo numero di lettori in Italia a partire da Kitchen, pubblicato da Feltrinelli nel 1991, e si è presentata come un autentico …