Antonio Albanese racconta il suo primo romanzo.
"Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di...
C’era una volta un editore, Giangiacomo Feltrinelli, che credeva nei libri come strumenti di cambiamento.
Questo è il racconto di quella fede: di un’editoria che voleva incidere nella storia, formare coscienze, accendere rivoluzioni.
E di chi ha imparato, dentro quella casa editrice, che pubblicare un libro è sempre un gesto sovversivo.