Descrizione
“Un bell’esempio di storia narrativa, scritto in maniera vivace, come un romanzo” Sabino Cassese
La storia dell’Italia repubblicana comincia nel caos. La fine della guerra ha lasciato dietro di sé un paese logorato e diviso, ma soprattutto ha fatto emergere le fratture di lungo periodo che il fascismo aveva oscurato a colpi di propaganda e di retorica nazionalista. Nel 1945 il paese è costretto a fare i conti con le profonde differenze che lo attraversano da nord a sud. C’è uno squilibrio economico, infrastrutturale e demografico, ma anche una forte contraddittorietà nel modo di reagire alla fine del conflitto. Dopo La Resistenza perfetta, Giovanni De Luna sottopone i primi anni di vita della Repubblica italiana a un’indagine acuta e rigorosa. Cominciando con una domanda: è vero che la Resistenza aveva sostanzialmente mancato “l’occasione storica” di rinnovare profondamente le strutture portanti del paese? Per dipanare la complessità di questo periodo decisivo, De Luna costruisce una narrazione corale, fatta delle voci di una grande galleria di testimoni, a partire dalla storia personale di chi torna dalla guerra o va a cercare fortuna negli Stati Uniti, fino ai grandi scenari della politica, che hanno per protagonisti Alcide De Gasperi, Palmiro Togliatti, Ferruccio Parri e Pietro Nenni. E ci costringe a riflettere sulla nostra identità e sul nostro passato, spingendoci a fare i conti con uno dei capitoli più difficili, ma anche appassionanti, della nostra storia nazionale. Il grande racconto dei primi tre anni della Repubblica, della nascita della Costituzione e dell’impossibilità di costruire la comunità ideale che aveva ispirato la Resistenza.
Recensioni d'autore
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Giovanni De Luna sottopone alla lente di ingrandimento dello scienziato i primi anni di vita della nascente Repubblica, nel secondo dopoguerra, concluso il Ventennio fascista, all'alba dell'entrata in vigore della carta costituzionale, l'1 gennaio 1948, ancor oggi legge fondamentale dello stato italiano.
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Nelle pagine di De Luna si ripercorrono anche le condizioni dell'Italia del Dopoguerra, evidenziando le profonde differenze in cui il Paese, da nord a sud, si trovò ad affrontare le fasi della ricostruzione. Uno squilibrio economico, infrastrutturale e demografico, ma anche una forte contraddittorietà nel modo di reagire alla fine del conflitto: la guerra non è stata vissuta da tutti allo stesso modo.
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Gli anni che seguono la caduta del fascismo, e fino all'approvazione della carta costituzionale, sono fra i più difficili della storia del nostro Paese e, tuttavia, possono essere considerati decisivi in quanto trovano maturazione, e composizione, tutta una serie di spinte, spesso contrastanti, che si sarebbero potute rivelare esiziali per il futuro dello stato. A questi anni è dedicata l'ultima fatica di Giovanni De Luna, La Repubblica inquieta.
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Un bell'esempio di storia narrativa, scritto in maniera vivace, come un romanzo, ma con una partecipazione trattenuta, che punta sulla forza evocativa delle testimonianze, delle lettere, dei diari...
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Gli slanci e i conflitti da cui nacque la Costituzione.
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Ideale prosecuzione del precedente La Resistenza perfetta.
Conosci l’autore
Giovanni De Luna
Giovanni De Luna insegna storia presso la Scuola di studi superiori dell’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni più recenti: La passione e la ragione. Il mestiere dello storico contemporaneo (Bruno Mondadori, 2004), Storia del Partito d’Azione (Utet, nuova edizione 2006), Il corpo del nemico ucciso. Violenza e morte nella guerra contemporanea (Einaudi, 2006) e Una politica senza religione (Einaudi, 2013). Con Feltrinelli ha pubblicato Le ragioni di un decennio. 1969-1979. Militanza, violenza, sconfitta, memoria (2009), La Repubblica del dolore (2011), La Resistenza perfetta (2015) e La Repubblica inquieta. L’Italia del Dopoguerra. 1945-1948 (2017).
Extra
Dettagli
- Marchio:
- FELTRINELLI
- Data d’uscita:
- Marzo, 2019
- Collana:
- Universale Economica Storia
- Pagine:
- 304
- Prezzo:
- 12,00€
- ISBN:
- 9788807891823
- Genere:
- Tascabili