Il desiderio di scrivere questo romanzo arriva da molto lontano, dal ricordo sbiadito di uno zio che, quando ero bambino, mi raccontò la sua fuga da un campo di internamento nazista e il suo viaggio interminabile dall’Austria alla Sicilia a piedi, affrontando fame e paura. Soprattutto paura, sì, perché la guerra ti tatua addosso uno spavento continuo, al punto che finisci per non fidarti più di nessuno. Perché è vero quello che si dice, che pace è non avere fame, non avere freddo, non avere paura.

Nino, il protagonista de La strada giovane, è un essere umano che affronta quello stesso viaggio, lungo tutto lo Stivale, in un anno particolarmente critico della Seconda guerra mondiale, il 1944, incontrando alleati e nemici, ma non riconoscendo né negli uni né negli altri, proprio per questa impossibilità a fidarsi, qualcuno da poter considerare amico.

Volevo raccontare un eroe normale, e cioè un giovane di 22 anni, ingenuo ma buono, che riesce nonostante tutto a restare tale grazie ai suoi ricordi, grazie all’amore per la sua terra, per la sua famiglia e soprattutto per la donna che ha sempre amato e che ha sposato appena prima di dover partire per la guerra.

La strada che percorre, quella del titolo, è la strada che solo un giovane può animare, rendere salvifica. In ogni mio lavoro c’è sempre un riferimento ai giovani, alle nuove generazioni. Questo mio primo romanzo è in fondo un omaggio a loro, al potenziale che ogni giovane può avere: grazie all’amore, grazie alla determinazione, grazie al coraggio, grazie alla voglia di crederci.

Le parole le ho cercate. Di solito lavoro soprattutto con il linguaggio del corpo, ma in fondo ogni corpo ha bisogno di un linguaggio ben preciso: a teatro, in tv, al cinema ogni elemento dei personaggi che ho creato è esso stesso un racconto… Ci è voluto tempo, insomma, per trovare le parole del romanzo, per dare una rappresentazione onesta di Nino e della sua storia. Io sono lento, ma perché ho bisogno di cercare, di arrivare agli spettatori, e in questo caso ai lettori: amo sorprenderli, siccome amo farmi sorprendere. E allora ecco il teatro, il cinema, la scrittura comica e ora La strada giovane. È il mio primo romanzo, lo presento con Feltrinelli e ne sono orgoglioso, orgoglioso di Nino. Il titolo avrebbe potuto essere anche “Viva Nino!”. Ma sarebbe stato un po’ singolare…

Antonio Albanese

La strada giovane di Antonio Albanese

Nino, giovane panettiere siciliano, viene catturato dopo l’8 settembre. Dell’armistizio non ha capito granché, credeva che i tedeschi lo rispedissero a casa dalla sua famiglia, nelle Madonie, invece quel treno lo ha portato in un campo di prigionia oltre le Alpi, a patire fame, fre…

Antonio Albanese

Antonio Albanese è attore, comico, cabarettista, regista e scrittore. Da molti anni interpreta, in televisione e a teatro, una galleria di personaggi che sono diventati parte della cultura e del costume italiano. …