Con L’epoca felice, Cristina Comencini riesce nell’impresa rara e preziosa di raccontare il momento fuggevole della felicità, incastonandolo nel prisma dell’adolescenza, con i suoi saliscendi spiazzanti e abbaglianti.
Nello speciale che ha scritto per noi, ispirandosi ai fatti recenti che hanno coinvolto i ragazzi e le ragazze nelle piazze italiane e del mondo, l’autrice ripercorre le strade per una felicità possibile che riguarda gli adolescenti, ma anche tutti noi.

"Gli adolescenti di oggi non si fanno mettere in caselle, manifestano perché non possono ammettere, oggi come ieri, che si tolga la vita a qualcuno. La vita per un adolescente è eterna e ubriacante. 

Nel mio romanzo, la protagonista Rosa cura i bambini in giro per il mondo, nei conflitti, nella fame, ma non ha mai un sentimento pietistico, odia i profeti di sventura, vuole solo che i bambini riprendano a correre subito, senza fermarsi a ringraziare, come pesciolini liberati dalla rete. 

Le è rimasto dentro questo della sua adolescenza negata: essere sfrontatamente contro il dolore. Io la penso come lei. 

Ci sono giorni in cui quel sentimento di energia libera che avevo da ragazza percorre il tempo e mi torna tra le mani come un regalo. Senza ragione, senza scopo, sono attraversata da una folgore di gioia, quella che vorrei ridare scrivendo. Nessuno ci ha detto come fosse importante tenere quella fiammata dentro di sé, anche nelle situazioni più dure e complicate, soprattutto quando cercano di soffiarci sopra, di spegnerla. 

Le urla dei ragazzi nelle strade, dei bambini che giocano nelle rovine, sempre e malgrado tutto, ci indicano la strada di una felicità possibile."

Cristina Comencini

L'epoca felice di Cristina Comencini

Rosa sa di avere un vuoto nella memoria, un lungo intervallo di tempo che segna con una riga netta la fine della sua adolescenza: la ragazzina vitale, inquieta, fantasiosa è diventata una giovane diligente e fin troppo responsabile. Quei mesi – persi, cancellati – so…