NON RESTARE INDIETRO - IL VIAGGIO – UNO

Francesco non ha mai capito c’è perché gli adulti non chiedono mai ai ragazzi cosa pensano della vita, per poi fare grandi discorsi sui “giovani”, sulle “nuove generazioni” che sono il futuro di questo paese che va a rotoli eccetera eccetera eccetera. E come possono vederlo, il futuro, se tutti ne parlano così, in continuazione?
Soprattutto se sono sempre lì a frantumarci con gli “insegnamenti del passato”, pensa Francesco. A proposito, per il suo primo giorno alla Scuola Nuova, Francesco ha avuto una soffiata. Ci sarà un incontro, stamattina alla prima ora. La prof di storia ha aderito a un progetto “per non dimenticare”, una di quelle iniziative legate al Giorno della Memoria in cui arrivano degli altri prof, magari persino dall’università, quelli che stanno là dove chissà se Francesco avrà mai voglia di andare. E giù a infilare a forza nel cervello date che non vogliono entrare e nomi in tedesco per raccontare quanto sono stati infami i nazisti e i fascisti e quanti milioni di persone hanno sterminato mille anni fa. Preferisce i dinosauri, Francesco, o i gladiatori, a ’sto punto, se proprio deve dire quello che pensa. Non perché non gli interessi l’argomento: non tanto per quello che dicono gli adulti, ma per come lo dicono. Tono piatto, da conferenza, incontri che sembrano documentari inguardabili, solo che manco le immagini ci sono.
Ok, però, vorrebbe dire.
Ok, però voi non è che avete imparato molto dagli insegnamenti del passato, ok però mi sta anche bene che esista il Giorno della Memoria e tutti gli altri Giorni con la G maiuscola, ma anche oggi ne stanno accadendo, di stragi e cose del genere, vorrebbe dire. E il Giorno del Presente, com’è che non esiste? Non ditemi che il presente è meglio di quando c’era la guerra qua. E i morti di oggi? Sono più lontani, ok, ma sono di serie B, forse?
E poi Francesco prova quella sensazione simile al senso di colpa, dopo aver pensato questo. E infatti non lo dice, perché non ne sa molto e non è che non sia dispiaciuto per la Shoah e tutti i milioni di morti del passato. In fondo è solo un ragazzo che cerca di capire come vanno veramente le cose. Il che è difficile, pensa, dato che viviamo in un mondo pieno di menzogne.

 

COLONNA SONORA
Archive, Collapse/Collide, in Controlling Crowds, 2009

Ho conosciuto la musica degli Archive in Erasmus, un'esperienza che mi ha cambiato per sempre, come sanno fare i viaggi in cui metti in discussione le tue certezze e ti affidi all'incontro con l'altro. “They’re correcting. / They correct my heart. / They’re rejecting. / They reject our hearts. / Now we’re all stoned, / They’ve ripped it all apart. / Collapse, collide.” Le parole che ho scelto da questa canzone sanno raccontare, credo, la prima vera lotta della vita: l'adolescenza.

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