Dialoghi su musica e teatro

Tristano E Isotta

di Daniel Barenboim, Patrice Chéreau

‟La musica ha sempre maggiori possibilità rispetto alle parole, perché non ha mai una sola dimensione. La musica non è mai felice, triste o malinconica. È percepita in funzione dello stato d’animo di chi ascolta.”
Daniel Barenboim

‟La musica mi suggerisce subito varie possibilità di mettere in scena un’azione, di alludere a un pensiero, di incanalarlo e di trasformarlo in un preciso modo di occupare lo spazio. La mia immaginazione si scatena con la musica, o con il mio modo di ascoltare certa musica.”
Patrice Chéreau

Direttore d’orchestra e regista dialogano sul tema controverso dell’‟interpretazione” a partire dal Tristano e Isotta, opera capitale di Richard Wagner e del teatro d’opera moderno. Un’occasione unica per spiare il lavoro che cuce insieme parola e musica, recitazione e canto. I lettori – e non solo i melomani di stretta osservanza – sono chiamati a partecipare a un rito eccezionale, che è per l’appunto quello della costruzione del suono e dello spettacolo di un capolavoro chiave nello sviluppo storico della musica moderna: Wagner e il suo Tristano (così profondamente ambiguo e ricco di futuro) offrono il destro per una appassionante meditazione sulla ‟realizzazione” di un’opera. Un’occasione unica per svegliare l’intelligenza dell’ascolto e della lettura dell’azione teatrale. Mai si è misurata tanta passione nel condividere le ragioni della creazione di uno spettacolo. Uno spettacolo che rimanda ad altri spettacoli e definisce una forma di ‟fare” teatro d’opera che ha lasciato una traccia profonda nella cultura contemporanea.
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Daniel Barenboim

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Barenboim, un anno sul podio. Un’intervista

Barenboim, un anno sul podio. Un’intervista

Il 28 novembre ha debuttato in buca al Metropolitan di New York con Tristan und Isolde; tra una recita e l’altra sarà protagonista al pianoforte, da solo e in gruppi familiar-cameristici (con James Levine, anche), e l’11 dicembre suonerà Interventions per pianoforte e orchestra di Elliot Carter, nel giorno del centesimo compleanno. Alla Scala il "maestro scaligero" Daniel Barenboim passerà il 18 gennaio con la Divan Orchestra, per poi restare al lavoro in febbraio: ripresa di Tristan und Isolde (6 recite, dal 5 al 25) intrecciata con i quattro appuntamenti (12, 16, 22 e 27) del bellissimo ciclo Beethoven-Schönberg che prevede i cinque concerti per pianoforte intrecciati all’opera orchestrale. A fine giugno dirigerà Aida, opera che col Requiem porterà in tournée. Poi il 7 dicembre 2009, Carmen con la regia di Emma Dante.