Il destino di Mary Rose

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Rowan è uno storico londinese che ama starsene nel suo accogliente appartamento, svegliarsi con comodo, farsi un caffè e mettersi subito al lavoro. La vita, insomma, priva di seccature di un uomo preso innanzi tutto dai suoi studi. Di tanto in tanto riceve la visita di Gloria, un’indossatrice con cui ha una relazione. Gloria è bella, linguacciuta e piena di energia. Nutre, però, l’illusione, nefasta per lui, che il matrimonio possa dare uno scopo alla sua vita.

Per riparare con un mazzo di rose a un violento litigio con Gloria, Rowan entra un giorno in un negozio di fiori di Notting Hill. Viene accolto da una ragazza, Cressida, di una bellezza incredibile, dai capelli accesi dal sole come quelli di una principessa delle favole e un viso così etereo e vulnerabile da suscitare un fascino arcano. Quasi inavvertitamente, Rowan comincia a flirtare con lei e la sera ci finisce a letto. Il maldestro rapporto che ne segue sembrerebbe porre subito fine alla storia, salvo che, trascorso qualche mese, Cressida annuncia di essere incinta. Una circostanza molesta, che Rowan decide di risolvere sposando la ragazza e allontanandola da sé in un cottage a Beckham, un lindo villaggio addormentato nel Kent. Lì Cressida si dedica interamente a Mary Rose, la piccola di salute cagionevole nata dal fugace incontro. Nei ritagli di tempo, mentre continua la sua relazione con Gloria, Rowan la va a trovare.

Benché emotivamente sterile e soffocante, il rapporto con Cressida sembra aver trovato un equilibrio accettabile. Le cose precipitano, però, quando una bambina, Maureen Sutton, scompare nell’agglomerato di case popolari che confinano con Beckham. Terrorizzata per la sicurezza di Mary Rose, Cressida si comporta in una maniera sempre più inquietante, mentre gli orrori nascosti sotto i merletti e le tovaglie di una casa in apparenza perfetta affiorano inesorabilmente. 

“Discesa a senso unico nell’abisso” (Janice Hallett), Il destino di Mary Rose rivela il talento di Caroline Blackwood, “una delle scrittrici più dark e più grandi mai esistite” (Virginia Feito).

Caroline Blackwood (1931-1996), donna di grande fascino e bellezza, erede di una ricca famiglia aristocratica angloirlandese, visse una vita frenetica e bohémienne. Contro la volontà dei genitori sposò in prime nozze Lucian Freud, all’epoca pittore non ancora celebre né ricco e, dopo anni di amore tempestoso, contrasse un nuovo matrimonio con il compositore Israel Citkowitz, da cui ebbe tre figli. Infine, sposò in terze nozze il poeta americano Robert Lowell, che morì in un taxi stringendo tra le mani il celebre ritratto che Lucian Freud aveva dipinto di lei. Caroline Blackwood iniziò a scrivere negli anni settanta e il suo romanzo Great Granny Webster fu finalista al Booker Prize del 1977.



In un tranquillo villaggio del Kent una bambina viene rapita. Cressida, pallida e inquieta giovane moglie, cade in preda a un’ossessione irrefrenabile: salvare Mary Rose, la sua gracile figlia, dallo stesso destino… e forse anche dallo stesso Rowan, suo marito. 



“Caroline Blackwood si colloca saldamente al fianco di grandi scrittrici come Shirley Jackson e Patricia Highsmith.”

Araminta Hall


“Un capolavoro dark.”

Camilla Grudova


“Un’indagine devastante su nevrosi, isteria e crudeltà.”

The Observer


“L’ho letto con occhi spalancati e spaventato diletto.”

The Sunday Times


“Compulsivo, crudele e brillante.”

Daily Mail



Traduzione dall’inglese di Isabella Zani


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  • Marchio: Feltrinelli Gramma
  • Data d’uscita: 30 Settembre 2025
  • Collana: Grammatici
  • Pagine: 288
  • Prezzo: 18,05 €
  • ISBN: 9791256240593