“Straordinario e avvincente. Ho adorato questo libro.” Edmund de Waal
A pochi giorni dal funerale del fratello, Livia Manera Sambuy si ritrova in un museo di Mumbai, davanti all’immagine di una giovane principessa indiana. È vero, come legge nella didascalia che accompagna lo scatto, che la principessa ha venduto i suoi gioielli per salvare vite di ebrei? E che per questo è stata arrestata ed è morta in un campo di concentramento? Istintivamente, l’autrice risponde di sì e si lascia coinvolgere visceralmente nel mistero, perdendosi nella storia del Raj, il periodo del dominio britannico in India, tra i balli e i giubilei dell’aristocrazia del Novecento, e nelle vite di personaggi straordinari come il maharaja Jagatjit Singh di Kapurthala, il banchiere ebreo Albert Kahn e l’esploratore russo Nicholas Roerich, tutte tessere di un mosaico che lentamente restituisce nella sua sorprendente interezza la figura di Amrit Kaur. Dopo l’incontro con “Bubbles”, la figlia ottantenne della principessa, Manera si sforza di riavvicinarla alla madre che l’ha abbandonata, ma nel processo si ritrova inevitabilmente a sciogliere alcuni nodi della sua stessa vita.
Un ritratto commovente di donne immortali, attraverso i secoli e i continenti, alla ricerca della libertà a qualsiasi costo.