Il ritorno di Lorenzo Marone
Brontolone, cinico, pigro, bugiardo: è così che si potrebbe descrivere Cesare Annunziata. Come quella volta in cui, per attaccare bottone con la sua futura moglie, si era inventato di possedere...
“Avete tra le mani uno dei più grandi libri di viaggio di sempre.” Paolo Rumiz
Durante l’estate del 1953, un giovane di ventiquattro anni, figlio di una buona famiglia calvinista, lascia Ginevra e l’università, dove seguiva i corsi di sanscrito, storia medioevale e diritto, a bordo della sua Fiat Topolino. Nicolas Bouvier ha già fatto dei brevi viaggi in Francia, Algeria e Jugoslavia, ma questa volta punta più lontano, verso la Turchia, l’Iran, Kabul e il confine con l’India. I successivi sei mesi di vagabondaggio attraverso i Balcani, l’Anatolia, la Persia e l’Afghanistan, in compagnia dell’amico artista Thierry Vernet, danno vita a uno dei grandi capolavori del Ventesimo secolo. Puro resoconto di viaggio, pieno di avventure, meraviglie e scoperte, La polvere del mondo è anche e soprattutto un itinerario alla scoperta di se stessi. Un classico, perfetto da portare con sé lungo il cammino, da leggere e rileggere mille volte.
Nicolas Bouvier (1929-1998) è stato uno scrittore e fotografo svizzero, noto soprattutto per i suoi affascinanti libri di viaggio. La polvere del mondo è la sua opera più celebre e importante.