Appia

di Paolo Rumiz

Paolo Rumiz ha percorso a piedi, con un manipolo di amici, la prima grande via europea, l’Appia, e ce ne riconsegna l’itinerario perduto, da Roma fino a Brindisi, “più per dovere civile che per letteratura”. Lo ha fatto spesso cavando dal silenzio della Storia segmenti cancellati, ascoltando le voci del passato e destando la fantasia degli increduli incontrati durante il viaggio. E ora ci chiama come un pifferaio magico a seguirlo con le gambe e l’immaginazione lungo la via del nostro giubileo, la nostra Santiago di Compostela, della quale viene restituito l’itinerario dopo un secolare abbandono.
Da Orazio ad Antonio Cederna (appassionato difensore dell’Appia dalle speculazioni edilizie), da Spartaco a Federico II, prende corpo una galleria di personaggi memorabili e, mentre si costeggiano agrumeti e mandorleti, si incontrano le tracce di Arabi e Normanni. Intanto le donne vestite di nero, i muretti a secco, la musicalità della lingua anticipano l’ingresso nell’Oriente. Per conquistarsi le meraviglie di un’Italia autentica e segreta è necessario però sobbarcarsi anche del lavoro sporco – svincoli da aggirare, guardrail, sentieri invasi dai canneti, cementificazioni, talvolta montagne intere svendute alle multinazionali dell’acqua e del vento – e affrontare la verità dei luoghi pestando la terra col “piede libero”. “È nei villaggi più remoti,” ha scritto il “New York Times” dell’opera di Paolo Rumiz, “tra i laghi e i boschi, in mezzo alla gente comune, che la vera vita delle nazioni rivela la sua trama di colori.”

Al racconto fanno da contrappunto le mappe disegnate da Riccardo Carnovalini, che ha trovato il percorso sulle carte, nelle foto aeree e sul terreno, e che ha descritto l’itinerario nel libro: un contributo prezioso e uno strumento utilissimo – considerata l’assenza di segnaletica – per chi volesse seguire le orme di questa marcia d’avanscoperta.

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La scommessa era l’Appia, quintessenza di un’Italia minore di meraviglie nascoste.

 

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Paolo Rumiz

Paolo Rumiz, triestino, è scrittore e viaggiatore. Con Feltrinelli ha pubblicato La secessione leggera (2001), Tre uomini in bicicletta (con Francesco Altan; 2002), È Oriente (2003), La leggenda dei monti …

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  • Marchio: Giangiacomo Feltrinelli
  • Data d’uscita: 9 Giugno 2016
  • Collana: I Narratori
  • Pagine: 384
  • Prezzo: 18,05 €
  • ISBN: 9788807031908
  • Genere: Narrativa
A Paolo Rumiz il premio speciale Campiello alla carriera

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La Fondazione Il Campiello ha deciso di assegnare il Premio speciale alla Carriera per il 2024 a Paolo Rumiz, che sarà consegnato in occasione della finale della 62^ edizione del Premio Campiello, in programma sabato 21 settembre presso il “Gran Teatro La Fenice” di Venezia.

Paolo Rumiz. Ritorno sui Monti naviganti - Su laeffe, Sky canale 139. Dal 21 giugno

A dieci anni dal successo del suo primo viaggio in Appennino - e dal libro che ha contribuito alla riscoperta del camminare e del vivere con lentezza - Paolo Rumiz ritorna su quelle montagne. Tra territori e comunità in grande cambiamento, in bilico tra terremoti o dissesti idrogeologici, il giornalista e scrittore triestino osserva la rinascita di questi territori scendendo lungo la spina dorsale del Paese. Dal 21 giugno ore 21:10.

Appia, il libro di Paolo Rumiz. Scarica le mappe e guarda i contenuti speciali

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