Questo libro nasce dall’ansia. Seguendo tre figure, tre ombre del contemporaneo, Ginevra Bompiani ferma il tempo della nostra storia per tornare indietro e avventurarsi nel nostro immaginario e nelle sue ferite.
“La prima è la distruzione. Nel momento in cui la terra sembra occupata a distruggere e distruggersi per mano dei suoi abitanti, mi è sembrato urgente cercare di capire dove è nata questa corsa suicida. La seconda è la punizione. La nostra storia nasce da una punizione. Da dove ci viene questo bisogno di punire e essere puniti? Il castigo ha sostituito il destino, vediamo perfino la malattia e la morte come castighi ineluttabili. La terza è la mistificazione. Mentre l’Occidente sembra aver definitivamente confuso la verità con la menzogna, e aver smarrito entrambe le nozioni per perdersi in una grande nuvola di significati e insignificanze, mi sono chiesta: qual è la grande mistificazione, così necessaria da fare della storia, del mondo e dell’immaginario il suo nascondiglio?” Percorrere questi sentieri scoscesi nel passato, inseguire le sorgenti delle grandi narrazioni che hanno formato la civiltà occidentale, significa avventurarsi in un viaggio che scivola nel silenzio. È il silenzio della preistoria: un mondo lunare nel quale Bompiani ci guida, aprendo i nostri occhi a un mondo libero dalla violenza dei valori maschili e a una nuova conoscenza del femminile. Un femminile che non avevamo mai visto.
“È possibile che un altro mondo sia già stato, che lo abbiamo dimenticato, che abbiamo letto male le nostre storie, che qualcuna di esse ce la possiamo raccontare di nuovo.”
Un ritorno alle radici della nostra civiltà, alle sue storie e alle sue mitologie, per scoprire l’altra metà di Dio.