Questo volume fa seguito ai due precedenti che, con il titolo complessivo di Informale, Oggetto, Comportamento, accompagnavano la ricerca artistica internazionale lungo gli anni '50 e '60, fino all'esplosione della congiuntura del '68 fondata sul binomio concetto-comportamento e sul superamento delle tecniche artistiche tradizionali. Era poi seguito un terzo volume dal titolo Il ciclo del postmoderno, relativo agli anni '70 e '80, che questo nuovo libro integra e sostituisce, con un diverso criterio analitico ed espositivo. Prima e dopo il 2000 svolge un discorso continuo, non frammentato, seppure essenziale e sintetico, sui fatti esaminati: emerge così una robusta griglia interpretativa del trentennio alle nostre spalle. Vi si dà conto della fase ‟implosiva”, quasi un nuovo ‟richiamo all'ordine”, che negli anni '70 e primi '80 seguì all'esplosione dell'extra-artistico. Si assiste quindi al ristabilirsi di un clima di avanguardie ‟dure e pure”, mediante riprese del clima Pop-Op-Minimal, poi affidato soprattutto al trinomio foto-video-parole. Si registra successivamente l'apparire di una ‟koiné” dove tutti questi strumenti vengono ricondotti sotto la cappa del postconcettuale. Ma si riscontra anche una reazione di segno contrario, rivolta a recuperare i caratteri sensibili-sensuosi del fare arte. Infine si dà atto delle due massime novità con cui si apre il nostro secolo: l'avvento in forza delle donne artiste e dei rappresentanti dei continenti extra-europei. Ogni capitolo funge da contenitore che comprende un gran numero di protagonisti, praticamente tutti quanti hanno raggiunto un qualche successo nel periodo esaminato, senza rinunciare a un giudizio di valore.