Caso editoriale mondiale: "Gli antropologi"
Arriva in Italia Ayşegül Savaş. Gli antropologi si è conquistato il titolo di “miglior libro dell’anno” secondo il "New Yorker".
Quattro testi inediti per il cinema, composti da Giorgio Bassani a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta, mentre in parallelo corre la scrittura di capitoli decisivi di quello che diventerà Il romanzo di Ferrara, da Gli occhiali d’oro a Il giardino dei Finzi-Contini.
Quattro progetti cinematografici mai realizzati: gli adattamenti per il grande schermo di due romanzi di Giovanni Testori (Il dio di Roserio e Il Fabbricone) e di un testo cardine del mondo classico come l’Anabasi di Senofonte, oltre alla sceneggiatura Fuoco di paglia, trasposizione del romanzo d’esordio di Maria Teresa Nessi (Sabato sera).
Quattro “film possibili” a cui Bassani non lavora da solo. Ad affiancarlo sono alcuni dei maggiori protagonisti della cultura italiana del Novecento: da Mario Soldati a Pier Paolo Pasolini. Si disegna così una significativa geografia di rapporti, umani e professionali, fortemente radicata nella biografia di Giorgio Bassani, tra gli anni della formazione universitaria a Bologna nel segno di Roberto Longhi, l’esperienza della Resistenza, l’attività letteraria del Dopoguerra, il lavoro editoriale presso Feltrinelli. Quello che emerge è lo spaccato di una generazione di intellettuali, accomunata da itinerari paralleli e passioni condivise, affascinata dalle possibilità dei linguaggi cinematografici e che, nell’Italia del boom, trova a Cinecittà occasioni di lavoro e possibilità di emancipazione economica.
Quattro testi inediti che restituiscono con forza l’impegno per il cinema di una generazione di intellettuali che ha costruito la storia della cultura italiana nel secondo Novecento.
Giorgio Bassani (Bologna, 1916 - Roma, 2000) trascorse l’infanzia e l’adolescenza a Ferrara, che resterà per sempre nel suo cuore e diventerà teatro delle sue creazioni letterarie. Partecipò alla Resistenza …