Un tacito mistero

Il Carteggio Vittorio Sereni - Alessandro Parronchi (1939-1983)

La corrispondenza tra Vittorio Sereni e Alessandro Parronchi inizia nel 1941, poco dopo l’incontro dei due poeti a Firenze, e continua fino al 1982, poco prima della morte di Sereni. Il rapporto epistolare è particolarmente intenso nella prima parte della loro lunga conoscenza, dai contatti iniziali fino a tutti gli anni cinquanta, mentre successivamente si riduce, anche in rapporto all’attività sempre più impegnativa di Sereni prima alla Pirelli, poi alla Mondadori.
La lunga consuetudine, e soprattutto l’intensità di un rapporto di amicizia fondato su una profonda affinità intellettuale e sulla condivisione di una ricerca comune in ambito espressivo, rendono i loro colloqui particolarmente ricchi e stimolanti e definiscono uno spaccato molto ampio della vita culturale del Novecento, sia per quanto riguarda la vastità degli argomenti trattati, sia in relazione alla finezza e all’originalità del giudizio critico che entrambi formulano sul loro lavoro come sulle più generali questioni di poetica. Le lettere sono in totale 255, del periodo della guerra, e soprattutto dei due anni di prigionia di Sereni, tra il ’44 e il ’45, si hanno prevalentemente cartoline postali o le speciali cartoline per prigionieri di guerra, che contavano un massimo di ventiquattro righe. Il presente volume è realizzato grazie alla partecipazione del comune di Luino, comproprietario dell’Archivio Sereni con la regione Lombardia, sotto l’egida del Comitato scientifico di cui fanno parte, tra gli altri, Dante Isella, Pier Vincenzo Mengaldo e Giovanni Raboni.
Un tacito mistero è il primo volume di una serie di carteggi dell’archivio Sereni che annovera tra i corrispondenti i nomi più importanti della cultura del Novecento (da Luciano Anceschi a Giorgio Caproni, a Franco Fortini, a Mario Luzi ecc.).
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