Vipera in pugno

Nel 1913, Jacques Rezeau, rampollo di un’antica famiglia borghese, sposa Paule Pluvignec, ricchissima nipote di un banchiere, figlia di un senatore, educata in un collegio di Vannes e in possesso di una dote di ben trecentomila franchi. Da quell’unione, necessaria a tamponare la povertà dei Rezeau e a consentire loro di tenere in piedi la residenza di famiglia – la Belle Angerie, un falso maniero, secondo il gusto del tempo –, nascono in sequenza Ferdinand, detto il Moscio, Jean, detto Teppa, e Marcel, alias Scricciolo. 

Alla Belle Angerie, nelle cui sale si aggirano lo zio protonotario apostolico, la zia contessa dell’Impero, la governante, la cuoca, i camerieri e il reverendo padre, reduce dall’evangelizzazione dei neri, Paule Pluvignec non esita a rivelare subito la sua natura di madre cattivissima, dedita quotidianamente alla vessazione dei figli. Come una sorvegliante carceraria, la cattolicissima consorte di Jacques Rezeau fa del sospetto un dogma, stendendo un vasto reticolato di divieti che ha un solo scopo: affermare la sua autorità e distruggere ogni più piccolo piacere nei figli. 

Tra questi, quello che viene maggiormente preso di mira è Teppa, il cadetto ribelle, il bullo agli occhi di tutti; in realtà, come lui ama dire di sé, uno “stronzetto dal cuore tenero”. Ma nemmeno il Moscio è risparmiato, al punto tale che Paule Pluvignec diventa per i figli la Bastarda pazza. Un nome che non verrà più abbandonato.

Pubblicato per la prima volta nel 1948, e subito accolto da polemiche e scandalo, Vipera in pugno è un romanzo in cui si affaccia una delle più inquietanti figure di madre della storia della letteratura. Storia di amore e di odio, di valori e di affetti, viene presentato qui in una nuova traduzione che restituisce appieno l’attualità di un libro arrabbiato e ribelle, di spietata denuncia dell’ipocrisia borghese e dell’insensatezza di ogni educazione autoritaria. 



“Hervé Bazin irrompe sulla scena letteraria con la vipera in pugno e scandalizza i moralisti mettendo in pratica il sinistro dettame dell’immoralista: ‘Famiglie, vi odio!’.”

Le Monde



“Il soggetto di Vipera in pugno è atroce e si ha l’impressione che l’autore, con il suo stesso accento, con il suo atteggiamento profondo, contribuisca ad accrescere questa atrocità.”

Le Figaro


“Nel 1948, il primo libro di Hervé Bazin fece scandalo. All’epoca, questo tipo di testo era noto come romanzo autobiografico. Vipera in pugno fece scandalo perché la Bastarda era una madre malvagia. Alla fine, il narratore brandisce la vipera: ‘Vado per la vita con questo trofeo, spaventando il mio pubblico, ripulendo l’aria intorno a me. Grazie, madre mia! Sono io che cammino con una vipera in pugno’. La vipera che tutte le famiglie temono e aspirano a nutrire nel loro seno.”

Libération


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  • Marchio: Feltrinelli Gramma
  • Data d’uscita: 30 Settembre 2025
  • Collana: Grammatici
  • Pagine: 240
  • Prezzo: 15,20 €
  • ISBN: 9791256240579