Caso editoriale negli Stati Uniti, il travolgente giallo Casa dolce casa si adatta perfettamente a essere oggetto di discussione per gruppi di lettura, non a caso è stato a centro del seguitissimo book club di Reese Witherspoon.

Ecco delle possibili domande di approfondimento.

1. Maya si sottrae a una vera intimità con Dan tacendogli informazioni importanti su di sé. In che modo il fatto di confessargli finalmente la sua dipendenza dall’alcol e dal Clonazepam, e di parlargli della morte di Aubrey e dei suoi sospetti su Frank, cambia il loro rapporto?

2. L’esperienza di dipendenza di Maya spazia dall’aver sempre apprezzato “una bella sbornia” – fin dalla volta che Aubrey ruba una bottiglia di vodka a sua madre e le due ragazze la bevono con il succo d’arancia – alla razionalizzazione, quando Maya dice a sé stessa che nascondere le pastiglie in un flacone dell’aspirina “non è una bugia, soltanto un’omissione”, un semplice fatto di “comodità”. In che modo la sua dipendenza da varie sostanze la isola nella sua vita di adulta?

3. Il dottor Barry, l’ex analista di Maya, dice: “È raro che una mente malata sia consapevole del proprio male”, e le spiega che la mente inventa collegamenti per spiegare ciò che non riesce a capire. Maya è un narratore affidabile, nel racconto e con sé stessa? Fino a che punto si fida delle sue percezioni e dei suoi ricordi, e dubita del proprio intuito? E il lettore si fida del suo modo di interpretare gli eventi?

4. La tecnologia e i social network svolgono un ruolo importante nel tentativo di Maya di scoprire la verità sul conto di Frank. Le cose sarebbero andate diversamente se a diciassette anni Maya avesse avuto a disposizione internet per indagare su Frank? Oppure lui sarebbe riuscito comunque a suggestionarla, a prescindere dalle informazioni raccolte sul suo conto?

5. L’autrice sottolinea l’importanza di condividere le storie. Al primo incontro con Dan, Maya avverte “l’intimità di stare con qualcuno che ha amato i miei stessi libri”. E lei e Aubrey diventano amiche a scuola, facendo una ricerca su Emily Dickinson. Brenda racconta più volte la storia del suo incontro con Jairo, fino a tramutarla quasi in una fiaba. Ma Maya si rende anche conto che confidare a Frank la storia di suo padre era stato come consegnargli “la chiave della sua mente e del suo cuore”. In che modo queste storie permettono ai personaggi di aprirsi l’uno all’altro? E la condivisione di sé attraverso i racconti è sempre positiva oppure può avere ricadute pericolose?

6. In che modo Frank riesce a leggere la natura profonda di Maya e ad approfittare della sua vulnerabilità? Quali automatismi riesce a intuire Maya dalle sue esperienze con Frank?

7. Maya definisce la propria identità come “metà guatemalteca, un terzo irlandese e un quarto italiana”; ha tratti ispanici, ma è cresciuta con una madre bianca e non sa granché della sua famiglia in Guatemala. Nel corso della vicenda, in che modo riesce a riappropriarsi delle sue radici guatemalteche, a recuperare il ricordo di suo padre e a comprendere questa parte del suo passato?

8. Il tramandarsi del trauma alle generazioni successive è un tema ricorrente nel romanzo: la morte violenta del padre e la storia tormentata del Guatemala; la malattia mentale della zia Lisa; persino le plastiche inquinanti che hanno avvelenato il fiume Housatonic e il Silver Lake. In che modo l’autrice lascia spazio alla speranza che le tragedie del passato siano superabili?

9. L’autrice scrive le scene del presente al passato e viceversa. In che modo Maya è più immersa nel proprio passato che nel suo presente? E quanto hanno influito su di lei la morte di Aubrey e l’esperienza con Frank?

10. La rivelazione della verità sulla casa nel bosco di Frank è stata una sorpresa? E in caso contrario, a quale punto del romanzo avete cominciato a sospettare che ci fosse sotto qualcosa di strano?

11. Che cosa pensate del bilanciamento tra episodi del passato e vicenda presente? La vostra impressione del rapporto tra presente e passato è cambiata con il dipanarsi della storia? Perché? Oppure: perché no?

Casa dolce casa di Ana Reyes

Almeno due donne sono morte misteriosamente in compagnia dello stesso uomo, Frank. Maya ha solo diciassette anni quando vede morire la sua migliore amica, Aubrey: un attimo prima stava parlando con il ragazzo più affascinante ed enigmatico di Pittsfield, Massachusetts, per cui Maya ha un&…

Ana Reyes

Ana Reyes, di origini guatemalteche, è cresciuta negli Stati Uniti. Si è laureata alla Louisiana State University e vive a Easthampton, Massachusetts, dove insegna scrittura creativa. Il suo romanzo d’esordio …