Nadeem Aslam presentazione e reading da Mappe per amanti smarriti

Nadeem Aslam presentazione e reading da Mappe per amanti smarriti

Una vicenda di amori impossibili che ci introduce nella vita segreta di una comunità di immigrati pachistani in una città europea.
L'autore asseime a Anna Nadotti e Delfina Vezzoli presenta il libro. La registrazione è stata effettuata durante la presentazione del libro alla Libreria Feltrinelli di Via Manzoni a MIlano il 13 ottobre 2004.

Piersandro Pallavicini presenta Atomico dandy

Piersandro Pallavicini presenta Atomico dandy

Piersandro Pallavicini presenta Atomico dandy. Un libro intenso, avvincente, tragico e comico, che attinge da quel campo della scienza di avanguardia (Supramolecolare e Nanotecnologica) che oggi davvero studia molecole intelligenti, nella prospettiva di costruire il computer definitivo, il più veloce, quello molecolare. Un libro scritto da un autore che nella vita è docente universitario e uno dei migliori giovani ricercatori italiani in questo campo.

Nella gabbia della comunità. Intervista a Nadeem Aslam

Nella gabbia della comunità. Intervista a Nadeem Aslam

Se gli si chiede se ha paura della fatwa che potrebbe colpirlo come già accadde per Salman Rushdie, l'intellettuale angloindiano che è tra i suoi maggiori estimatori, Nadeem Aslam scherza per sdrammatizzare e sorride. Ma subito dopo ci tiene anche a aggiungere che ‟Al Qods”, uno dei maggiori quotidiani arabi del Medio Oriente, ha recensito molto positivamente il suo libro "scandaloso", Mappe per amanti smarriti. Con il suo viaggio nel cuore malato di fanatismo di un pezzo della comunità pakistana d'Inghilterra, questo giovane scrittore acclamato oltre Manica come una rivelazione, si è già fatto molti nemici: nel suo libro parla di matrimoni combinati e di delitti d'onore, di una visione totalitaria della religione che nasconde al mondo le proprie zone d'ombra imprigionando giovani corpi e negando perfino l'espressione dei sentimenti. Ma questo romanzo suona anche come un preciso atto d'accusa verso la società britannica e verso quel modello comunitarista che dopo decenni d'immigrazione fa ancora di molti pakistanti degli stranieri sul suolo britannico.

Fuori stagione. Un'intervista a Enrico Franceschini

Fuori stagione. Un'intervista a Enrico Franceschini

‟È una storia che è stata sempre dentro di me, che mi si è scritta dentro un po’ alla volta mentre giravo da New York alla Russia al Medio Oriente per tornare poi sempre in un posto di mare, piccolino, simile a quello in cui si svolge questo racconto. Flaubert dice ‟Madame Bovary sono io”: io non posso fare a meno di dire che Quinto, il protagonista di questo libro, sono io, perché come lui ho con l’Italia – in cui non vivo da più di 25 anni - un rapporto di vicinanza/lontananza forte, intenso, fatto di nostalgia e di rifiuto.”